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Politica

Un "patto" per riscotruire il Piemonte: il piano della Regione per il futuro del territorio

L'obiettivo per il 2021 del presidente Alberto Cirio e della Giunta regionale

Ricostruire il Piemonte con un patto tra tutte le forze politiche, economiche e sociali su tre temi centrali del 2021: la sanità, gli investimenti del Recovery Plan e la programmazione dei fondi europei 2021-2027. È l’obiettivo che il presidente della Regione Alberto Cirio e tutti gli assessori hanno proposto nel corso della videoconferenza stampa di inizio anno, che si è tenuta lo scorso 4 gennaio.

Citando il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il presidente Cirio ha sottolineato che è "il momento di essere costruttori per portare il Piemonte fuori da questa crisi. Dobbiamo costruire, e dobbiamo farlo insieme, per garantire un futuro migliore ai nostri ragazzi. Ma per farlo dobbiamo parlare con una voce sola. Noi mettiamo sul tavolo la nostra visione, che dalle prossime settimane andremo a presentare provincia per provincia per raccogliere le varie istanze. Le idee le abbiamo ben chiare, e vogliamo condividerle nel modo più trasparente possibile".

Per quanto riguarda la sanità, l’assessore Luigi Icardi ha annunciato "la costituzione dell’azienda sanitaria Zero, che dovrà rendere più efficiente l’organizzazione del Servizio sanitario, contrastare l’attuale frammentazione organizzativa aziendale assicurando equità nell’assistenza, gestire le attività di 118, 112, 116 e 117, centralizzare gli acquisti, coordinare i magazzini e la logistica".

Accanto alle priorità della sanità, tanti gli obiettivi nei diversi settori per il 2021: il contratto di servizio con Trenitalia, la nomina dei commissari straordinari per le grandi opere, lo sblocco delle risorse da Roma per l’alluvione del 2/3 ottobre, la revisione della l.r. 3/2010 sulla casa, il superamento dell’attuale modello incentrato sulle strutture residenziali per anziani e il potenziamento della gestione domiciliare, la riduzione delle barriere architettoniche in ambito pubblico, la predisposizione di un nuovo testo unico sull’urbanistica (e la conseguente abrogazione della l.r. 56/77), incentivi per l'acquisto e il recupero di case di montagna, la proroga della vendita dei voucher vacanza fino al 30 giugno 2021, la pubblicazione del bando e la successiva promozione dei distretti urbani del commercio, la parziale riapertura del Museo regionale di Scienze naturali, la costruzione di una nuova rete dei servizi formativi basata su Academy sviluppate sui distretti industriali e sulle esigenze delle aziende, l’avvio di una campagna contro lo spreco del cibo, un nuovo piano di tutela delle acque, una nuova legge sui rifiuti con il raggiungimento dell'obiettivo del 65% di differenziata, il varo di una Sport Commission per l’attrazione dei grandi eventi sportivi. Infine, l’inizio dei lavori per la riapertura della Palazzina di Caccia di Stupinigi, con cui segnare nel campo della cultura un’altra pagina importante della storia del Piemonte come lo è stata la Reggia di Venaria. Tra di essi anche l’ultimazione del grattacielo della Regione.

L’assessore al Bilancio Andrea Tronzano ha poi tracciato la situazione finanziaria dell’ente: "Nel 2021 il gettito sarà minore di 120-150 milioni, mentre nel 2020 lo è stato di 200 milioni, di cui solo 139 rimborsati dallo Stato. Nonostante le minori entrate sono state saldate tutte le rate dei mutui per un totale di 430 milioni, cifra che nel 2021, pur non avendo contratto nuovi debiti, salirà a 555. Comunque, stiamo riuscendo a non gravare con ulteriori debiti sulle generazioni future e continuiamo a mantenere l’equilibrio di bilancio, dare liquidità e sostenere gli investimenti. Nel 2020 inoltre non solo abbiamo pagato tutti i debiti ma abbiamo anche ridotto la pressione fiscale con l’esenzione sul bollo auto per l’acquisto degli euro 6, il taglio dell’Irap per le nuove aziende e dell’accisa sulla benzina".

In tema di semplificazione, l’assessore Maurizio Marrone ha evidenziato che "vogliamo mettere l’economia nelle condizioni di lavorare in modo efficiente e puntiamo quindi a ridurre la burocrazia introducendo per tutte le pratiche regionali il meccanismo dell'autocertificazione, seguita poi da un unico passaggio di controllo dei dati e dei documenti. Inizieremo dai settori più strategici per imprese: ambiente, sicurezza sul lavoro e sicurezza alimentare".

Il presidente Cirio ha poi voluto riflettere sul 2020: "Un anno particolarmente complicato, in cui abbiamo pianto per chi ci ha lasciato e avuto paura quando è arrivato il Covid a colpire la vita di ognuno di noi. L’emergenza sanitaria ha caratterizzato la vita di tutti e anche la vita amministrativa della Regione, che si è trovata davanti alla più grande catastrofe dalla seconda guerra mondiale. Gestire l'emergenza è stata una impresa che ci ha visto constatare eccellenze sanitarie grandissime, ma anche toccare con mano gravissime carenze, a partire dal sistema di medicina territoriale. Questo perché in Piemonte come altrove la sanità è stata negli anni vittima di tagli e mancati investimenti che nel momento della necessità si sono fatti sentire. Ma nonostante il peso economico del Covid nel 2020 non abbiamo aumentato le tasse, non abbiamo fatto debiti e abbiamo continuato a pagare quelli lasciati da chi ci ha preceduto".

Sul fronte dell’emergenza sanitaria, l’assessore Icardi ha elencato le principali decisioni assunte: emanazione di oltre 50 ordinanze per le misure di contenimento del contagio, costituzione dell'Unità di Crisi e del Dirmei (Dipartimento interaziendale malattie ed emergenze infettive), creazione di una piattaforma informativa Covid e di una mappa interattiva sui contagi, costante aggiornamento del piano pandemico, incremento della telemedicina e della sanità digitale, attivazione numero verde per le chiamate sanitarie 800.19.20.20, messa online del portale www.salutepiemonte.it per far interagire i cittadini in via telematica con il sistema sanitario ed evitare code per le prenotazioni, distribuzione di 34,2 milioni di dispositivi di protezione individuale, reclutamento di 4800 operatori sanitari, 55 milioni di bonus al personale sanitario (di cui 36 finanziati direttamente dalla Regione), 35 milioni per recuperare le liste di attesa, aumento da 2 a 32 dei laboratori che analizzano i tamponi, acquisto di 2,4 milioni di test rapidi, duplicazione (da 327 a 614) delle terapie intensive e triplicazione (da 135 a 550) delle terapie subintensive con un investimento di altri 22 milioni per un ulteriore potenziamento in Fase3, 41 milioni di ristori alle Rsa e 1 milione di test rapidi per lo screening di ospiti e personale delle Rsa.

In conclusione, il presidente ha ricordato anche il programma di aiuti costituito dal piano RipartiPiemonte: 159 misure, di cui 112 già attivate, per un valore complessivo di 1,8 miliardi di euro.

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