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Lo stato di salute del territorio con i registri di mortalità e malattie

Un Ddl per registrare le malattie gravi e scovare i pericoli e gli inquinamenti nascosti. Biondelli: "Dopo le recenti minacce all’integrità ambientale, ho presentato, come prima firmataria, un Disegno di legge"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Dopo le recenti minacce all’integrità ambientale sia a livello locale (Borgomanero, Barengo, Carpignano, il caso Bemberg solo per citarne alcuni) che a livello nazionale (caso Ilva), ho presentato, come prima firmataria, un Disegno di legge diretto alla realizzazione di registri di malattie di rilevante interesse nonché registri delle cause di morte per permettere sia la conoscenza dei rischi per la salute, sia la programmazione nazionale e regionale degli interventi sanitari.

Stiamo assistendo ad una lunga serie di casi di inquinamento ambientale che hanno avuto gravissime conseguenze sulla salute pubblica, provocando malattie anche gravi che hanno portato alla morte di numerosi cittadini. Quando lo Stato è riuscito ad intervenire, ormai troppe diagnosi di tumori o altre malattie, erano già state fatte e di conseguenza è venuta meno quella tempestività necessaria a bloccare il diffondersi di inquinamento pericoloso per la salute pubblica.

Oggi noi viviamo sotto la continua minaccia di discariche o di inquinamento industriale che rappresentano un pericolo per intere cittadine. Molte volte si ha la consapevolezza della gravità di quanto sta accadendo a nostra insaputa, dopo che il puzzle delle malattie che colpiscono i cittadini viene messo insieme pezzo dopo pezzo, con innumerevoli difficoltà frutto della mancanza di dati.

Una situazione che in questi anni si è ulteriormente aggravata con l’entrata in vigore della normativa di protezione dei dati personali, che ha di fatto eliminato l’esistenza dei registri tumori, registri di patologia, nonché di altri registri non espressamente previsti da disposizioni normative nazionali.

Il ruolo fondamentale svolto, da quasi cinquanta anni, dai registri nel mondo è quello di sorvegliare l’andamento dei tumori sul territorio raccogliendo dati sul numero di nuovi casi ogni anno, sui tempi di sopravvivenza, sulle modalità di diagnosi, sull’indice di mortalità, nonché sull’aumento o la diminuzione di una determinata patologia oncologica rispetto agli anni precedenti. I registri di mortalità e di patologia forniscono dati preziosi e importanti per la definizione delle politiche di intervento preventivo e assistenziale per le quali é indispensabile disporre di elementi di rilevante interesse quali: l’incidenza delle  malattie, i trend temporali e le differenze tra aree geografiche, la sopravvivenza e il numero dei casi esistenti.

Il disegno di legge prevede che il Ministero della salute, le regioni e le province autonome possano istituire, con atti di natura regolamentare, registri di patologia, rispettivamente nazionali e territoriali, relativi a malattie di rilevante interesse sanitario, individuate sulla base del Piano sanitario nazionale, nonché registri delle cause di morte e dei soggetti portatori di protesi impiantabili. Tali registri sono volti a permettere sia la conoscenza dei rischi per la salute sia la programmazione nazionale e regionale degli interventi sanitari.

Franca Biondelli

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