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Pd, la destra racconta una Trecate che non c'è

Lettera aperta del Circolo trecatese del Partito Democratico

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Ancora una volta certa minoranza in consiglio comunale ci racconta una Trecate che non c'è. Dopo l'inceneritore, lo spauracchio criminalità, il dramma dell'ampliamento della Ztl e chi più ne ha più ne metta, è il turno della "moschea".

Comprendiamo che la variegata galassia della destra Trecatese, in costante ricerca di una leadership, faccia appello alle più ardite fantasie nel tentativo di uscire da uno sconcertante vuoto programmatico e di visione del futuro per la nostra comunità, ma confidiamo nel fatto che i cittadini sappiano discernere tra chi vive in una costante campagna elettorale e chi lavora quotidianamente per la comunità.

Mentre, ad esempio, qualcuno urlava inutilmente di fronte ad un'oggettiva e innegabile recrudescenza dei furti in appartamento sul territorio, il sindaco e la Giunta lavoravano al fianco del Prefetto di Novara, del Questore e del Comando provinciale dell'Arma per assicurare a Trecate un supporto in termini di presidio del territorio e controlli. Grazie a questo costante impegno il Comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico è stato a fine gennaio proprio a Trecate. Valutando positivamente gli sforzi dell'amministrazione - in primis la convenzione con Cerano e Sozzago per il nuovo comando della polizia municipale o l'incremento della video sorveglianza - è stato disposto l'invio sul territorio di reparti specializzati della Polizia di Stato col lo scopo di prevenire i furti, in crescita come in tutto il nord ovest del Paese.

Le cose non succedono per caso, servono programmazione, capacità di dialogo e confronto, una buona dose di competenza e la determinazione nel perseguire gli obiettivi. Non le chiacchiere. Così un passo alla volta, senza proclami, ignorando le polemiche dell'opposizione caciarona, l'amministrazione ha garantito più controlli sul territorio, ma anche i fondi per la ristrutturazione delle scuole Don Milani e Rodari, l'incremento della videosorveglianza, interventi di ristrutturazione per Villa Cicogna, il recupero di aree verdi, la riqualificazione di aree urbane, l'inserimento della stazione di Trecate nel progetto Stazione Italia per Expo e qui ci fermiamo per non tediare chi ci legge.

Non vogliamo incensare nessuno. Chi governa Trecate fa il dovere di ciascun buon amministratore che rispetti il mandato elettorale: darsi da fare, pianificare lo sviluppo, la crescita civica e culturale della città, garantire una buona qualità della vita è dei servizi, tutelare la salute dei cittadini e il territorio, superando, laddove possibile, le oggettive difficoltà legate agli equilibri di bilancio che, come noto, interessano ogni ordine di amministrazione pubblica. Concetti che evidentemente sfuggono ad alcuni consiglieri di minoranza, che, invece, si limitano a gridare allo scandalo senza pensare alle conseguenze del loro operato.

Questo modo di fare politica non ci appartiene e lo lasciamo ai volentieri ad altri. Non ci sentirete gridare che questa "moschea" non s'ha da fare! E poi secondo quali criteri? Con che strumenti a disposizione dell'amministrazione comunale? Impugnando quale articolo di legge o regolamento? Troppo facile tirare il sasso e nascondere la mano.

Il Comune ha fatto il suo dovere fino in fondo per competenze e strumenti a disposizione. A seguito della presentazione, nel settembre 2013, della domanda di registrazione all’Albo comunale delle Associazioni da parte del presidente dell'Associazione Culturale Pace gli uffici hanno provveduto a registrarla all’Albo con una determina datata 8 novembre 2013. Iter che si applica per tutte le associazioni che fanno richiesta di iscrizione all’Albo delle Associazioni, previsto dall’art. 34 dello Statuto comunale, cui è possibile richiedere la registrazione depositando in Comune una copia dello Statuto con la contestuale comunicazione della sede e del nominativo del legale rappresentante.

Assolte le pratiche, niente affatto sottovalutando l’allarme di una parte della cittadinanza, il sindaco ha messo in atto tutte le azioni possibili per rassicurare la comunità mentre certi esponenti dell'opposizione gareggiavano in picchi di populismo. La sede dell'associazione è stata sottoposta a verifica urbanistica quando gli associati hanno manifestato la volontà di svolgere attività pubbliche: proprio giovedì la verifica urbanistica ha rilevato delle difformità che dovranno essere sanate prima dell'apertura della sede.

Analogamente, nel contesto dei periodici confronti con i vertici delle forze dell'ordine, è stato accertato che la situazione relativa alla costituzione dell'associazione sia sotto costante controllo. Siamo alle solite: c'è chi lavora e c'è chi si dedica alla più becera  propaganda per di più senza sapere cosa e come l'amministrazione sta operando, rischiando così, peraltro, di procurare allarmi ingiustificati o, ancor peggio, di intralciare le attività di controllo e verifica. E dire che basterebbe domandare per non incappare nel più classico degli scivoloni.

Dov’è il campo rom? Dov'è la moschea? Dov'è l'inceneritore? E l'ampliamento della Ztl? E i vagoni carichi di immigrati? La campagna elettorale è ancora lontana ma la nostra città non ha bisogno di questa minoranza. Vorremmo, invece, che sui vostri banchi in consiglio comunale sedessero amministratori capaci di stimolare l'amministrazione e contribuire al bene di Trecate, anche su posizioni critiche ma con proposte costruttive e con la volontà di affrontare i problemi non di enfatizzarli per un mero tornaconto politico.

Abbiamo atteso con pazienza fino ad ora con la speranza di chi non può concepire che la bieca strumentalizzazione possa prevaricare l'interesse comune. E abbiamo, purtroppo, atteso invano.

Il circolo del Partito Democratico di Trecate

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