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Maltempo: in Piemonte gli Stati generali contro il dissesto idrogeologico

Lo ha deciso la Giunta regionale di Sergio Chiamparino. Balocco: "Occorre intervenire con nuove modalità di pulizia e assetto degli alvei dei fiumi"

La Regione Piemonte verso gli Stati generali contro il dissesto idrogeologico.

Obiettivo della Giunta Chiamparino: riunire in un unico percorso tutti gli enti, le amministrazioni e le associazioni impegnate nella mitigazione del rischio rappresentato da frane e alluvioni.

A darne l’annuncio è l’assessore regionale alla Difesa del suolo Francesco Balocco, che commenta: "è necessario anche un cambio di mentalità e di approccio complessivo. La realizzazione di argini non sempre si è rivelata la soluzione migliore perché, se risolve il problema in un determinato punto, magari lo sposta un po’ più a valle. Occorre intervenire con nuove modalità di pulizia e assetto degli alvei dei fiumi e, in casi estremi, valutare l’opportunità di riallocare strutture abitative a rischio".

A questo proposito Regione, Protezione civile, Autorità di bacino. Aipo, Comuni e volontari di Protezione civile contribuiranno all’elaborazione dei progetti riguardanti il Piemonte che saranno inseriti nella programmazione settennale prevista dal Governo, partendo da quelli, numerosi, già esistenti ma che non sono stati finanziati per mancanza di fondi. Tale piano prevede di stanziare cinque miliardi dai fondi strutturali Ue e due dal cofinanziamento delle Regioni.

"Occorre coordinare gli interventi - ha sottolineato Balocco - e fare in modo che nei confronti di Bruxelles ci sia un unico interlocutore che funga da catalizzatore dei vari progetti e presenti un piano organico e coerente. E’ fondamentale indicare un modello che preveda nuove normative, procedure più snelle e strumenti per eliminare ritardi, inerzie e incuria e dare concretezza all’opera pubblica prioritaria: la prevenzione e la riduzione del rischio idrogeologico, anche attraverso l’attribuzione di poteri più ampi presidenti-commissari regionali".

Intanto, si contano i danni del maltempo che ha colpito il Piemonte nei giorni scorsi. Al momento, le necessità di interventi nell’evento di metà ottobre e del 4-5 novembre vede circa 10 milioni di euro spesi con ordinanze dai sindaci, mentre l’importo complessivo in corso di definizione (è in corso la stima degli ultimi danni verificatisi) supera i 100 milioni, 10 già spesi per le emergenze, 40 per le urgenze non immediate e 50 milioni per la sistemazione e il completamento, senza tenere conto dei danni ai privati.

Il Consiglio regionale ha quindi approvato all’unanimità una mozione che chiede alla Giunta di rivedere nel suo complesso il piano regionale strategico delle opere di difesa del suolo con riguardo sia allo stato idrogeologico territoriale, sia alla rete idrografica regionale. Su questa base si chiede di predisporre un elenco delle opere pubbliche da realizzare o ripristinare secondo priorità e pericolosità, e un piano di interventi di pulizia sui fiumi, in accordo con le comunità locali, attraverso tavoli di concertazione intercomunali, coordinati dalla Regione, organizzati tendendo conto delle aste fluviali e finalizzati alla prevenzione e al monitoraggio.

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