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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La legge regionale sui rifiuti non piace ai comuni, controproposta del Consorzio del Basso novarese

La legge regionale, in discussione a Torino, modificherebbe la governance per la gestione dei rifiuti

Il Consorzio del Basso Novarese non ci sta sulla nuova legge sui rifiuti, in approvazione in Regione, e avanza una nuova proposta, già approvata da 30 dei 39 comuni che fanno parte del consorzio.

Il DDL n. 217, dal titolo “Norme in materia di gestione dei rifiuti e servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani”, è in discussione in Regione e prevede, tra le altre cose, il trasferimento del compito della gestione dei rifiuti dai comuni (e dai consorzi) alla città metropolitana e alle province. "I comuni verrebbero messi da parte - ha spiegato il presidente dell'assemblea dei sindaci del Consorzio Basso Novarese Valter Brustia - Non siamo d'accorso: è il comune che delibera la tassa quindi è al comune che deve rimanere la titolarità del servizio".

"Proponiamo quindi la creazione di un'Agenzia Locale - prosegue Brustia - che unisca i due consorzi della provincia di Novara e che continui a gestire la raccolta. Alla Regione passeranno le competenze per la realizzazione di impianti a struttura complessa (come gli inceneritori) e la gestione delle discariche". 

"Il modello organizzativo che si intende proporre - spiega il Consorzio -  dà la garanzia della partecipazione diretta dei Comuni alle decisioni inerenti il governo dei rifiuti solidi urbani in armonia con i precetti costituzionali che individuano nei Comuni stessi il livello di governo più prossimo ai cittadini, nonché con la tradizionale attribuzione ai medesimi della funzione di governo del servizio pubblico locale di gestione dei rifiuti solidi urbani. Lo strumento migliore per attribuire ai Comuni un effettivo peso decisionale nel governo di tale servizio è l’istituzione di un organismo rappresentativo delle amministrazioni comunali all’interno del quale il peso di queste possa influenzare in modo decisivo le scelte degli enti titolari della funzione di governo, cioè della Città metropolitana e delle Province. Questa struttura organizzativa alternativa individuata è un’Agenzia locale per la gestione del servizio rifiuti partecipata da Città metropolitana o Provincia e da tutti i Comuni appartenenti all’ambito territoriale metropolitano o provinciale".

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