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Provincia: il bilancio consuntivo 2012 rispetta il patto di stabilità

Il documento, all'ordine del giorno nel prossimo Consiglio provinciale, è stato presentato questa mattina, mercoledì 24 aprile, a Palazzo Natta. 168mila euro l'avanzo di amministrazione

Il bilancio consuntivo 2012 sarà all’ordine del giorno del prossimo Consiglio provinciale, convocato per lunedì 29 aprile.

Approvato il 5 aprile scorso dalla Giunta Sozzani, è stato presentato questa mattina, mercoledì 24 aprile, a Palazzo Natta. Il documento finanziario chiude rispettando gli obiettivi del patto di stabilità per l’anno 2012: 168mila è l'avanzo di amministrazione al 31 dicembre 2012.

"Il risultato della gestione - ha spiegato l'assessore al Bilancio Luca Bona - presenta un disavanzo di 1.894.606.63 euro, legato soprattutto alla criticità degli accertamenti per i trasferimenti in corso d’esercizio e al taglio applicato con DM del 25/10/12 che ha determinato riduzioni del fondo sperimentale di riequilibrio e dei trasferimenti erariali dovuti alle province per un importo complessivo di 500milioni di euro per l’anno 2012, il che per la Provincia di Novara si è tradotto in una riduzione di 4.171.382,43".

"Tagli alle spese, riduzione dei costi di gestione e dei servizi, uniti alla buona amministrazione degli anni precedenti - ha aggiunto Bona - è quanto ci ha permesso di rispettare il patto di stabilità, a differenza di altre Province".

"La differenza sostanziale rispetto ad altri enti - ha commentato il presidente della Provincia Diego Sozzani - è che l’ente Provincia non ha entrate proprie. Vive di competenze e relativi trasferimenti che gli arrivano da Stato e Regioni. Finchè Stato e Regioni non ci comunicano i loro bilanci, noi non possiamo procedere col nostro".

Al momento quindi, non solo il patto di stabilità impedisce di sbloccare la cassa dei pagamenti, ma anche la lettura dei nuovi tagli lascia aperti scenari poco edificanti.

"Sono stati annunciati - ha sottolineato Bona - tagli alle Province per un miliardo e duecento milioni complessivi. Se queste cifre sono comprensive dei tagli già operati lo scorso anno, possiamo pensare di ragionare sul nuovo bilancio, viceversa non c’è modo di chiudere".

"L’ho sempre sostenuto - ha aggiunto Sozzani - le Province, prima ancora che istituzionalmente, son state fatte morire economicamente. E’ un dato di fatto e questi conti sono qui a dimostrarlo. Quello di cui stiamo prendendo atto è che le Province di fatto sono state congelate ai fini legislativi fino al 31 dicembre di quest’anno, o fino a che questo nuovo governo non detterà tempi e modi della nostra dismissione. Perché su una cosa sono tutti d’accordo, ovvero che le Province vadano abolite. Attendiamo con ansia che qualcuno ci comunichi la nuova architettura delle istituzioni, che magari ci coinvolga nel suo ridisegno. Che ci dicano a chi lasciare le funzioni, nella convinzione di non lasciare debiti a chi e a cosa verrà dopo di noi. Nell’attesa, non solo noi cercheremo di portare a termine il nostro compito e il mandato al meglio, ma prendiamo atto di come, proprio in questo particolare momento storico, economico e sociale, le Province si trovino a svolgere un fondamentale ruolo di mediazione e coordinamento su più tavoli".

"Vorremmo per la verità essere più cicale che formiche - ha chiosato Sozzani - per favorire nuovi investimenti e infrastrutture. Sono i numeri a imporci una politica di investimenti da formica, politica che peraltro ci sta premiando. Ma all’approvazione di questo rendiconto, nonostante i tagli, sono consapevole di come la Provincia abbia mantenuto lo spirito di ente intermedio protagonista della vita politica del territorio, con la sua attività di mediazione, di sollecitazione di iniziative e attività congiunte per il rilancio del territorio, con progetti politici e infrastrutturali, forse l’unica vera opportunità di crescita. Non è un caso che al momento l’unica vera, concreta, grande opera per l’Expo 2015 sia stata portata avanti dalla Provincia di Novara: l’Idrovia. Mentre il nostro mandato volge al termine riscontro come, nonostante tutto, questa amministrazione stia operando con rinnovato entusiasmo. Purtroppo si renderanno conto del ruolo delle Province, quando non ci saranno più".

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