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Regione: l'edilizia scolastica fuori dal patto di stabilità

Il Consiglio regionale del Piemonte chiede al Governo che gli investimenti delle Province per le scuole sicure non siano vincolati

Le risorse delle Province impegnate per investimenti sull'edilizia scolastica devono essere escluse dal patto di stabilità per consentire interventi sugli oltre 5.300 istituti sparsi in tutta Italia. E' stata approvata ieri con voto unanime del Consiglio regionale la richiesta presentata con l'ordine del giorno che vede come primo firmatario il consigliere novarese Domenico Rossi.

"Nei prossimi giorni in Senato si discuterà la Legge di Stabilità, l'ultimo passaggio prima dell'approvazione - spiega il consigliere democratico -. In quella sede verrà presentato un emendamento già sottoposto alla Camera dall'Onorevole Davide Mattiello e rinviato proprio a Palazzo Madama. La richiesta è chiara: svincolare gli investimenti degli Enti provinciali per interventi di edilizia scolastica e bonifica dall'amianto degli istituti".

Un passaggio fondamentale per la sicurezza degli studenti, dei docenti e del personale.

"La sola Provincia di Novara - ha aggiunto il consigliere - potrebbe investire da subito, secondo quanto riferito dalla consigliera delegata all'edilizia scolastica Emanuela Allegra, oltre un milione di euro sulle scuole del territorio".

L'ordine del giorno impegna, dunque, la Giunta ad attivarsi tempestivamente nei confronti di Senato e Governo. 

"Non è ammissibile - ha cocluso Rossi - come rivela il rapporto Ecosistema Scuola di Legambiente, che il Paese non investa a sufficienza sulla sua infrastruttura più importante: la scuola, il luogo dove i nostri ragazzi diventano adulti e passano gran parte del loro tempo".

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