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Regione Piemonte, tagli ai costi della politica: i nuovi stipendi dei consiglieri

Con l'approvazione del provvedimento sul contenimento dei costi, in Regione si avrà una riduzione di spesa di 4 milioni di euro. Cambiano anche le regole per stabilire l'emolumento dei consiglieri regionali

Dopo la riduazione di assessori e consiglieri, il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato ieri sera, mercoledì 19 dicembre, il provvedimento sul taglio dei costi della politica.

Con la sua applicazione si avrà un risparmio di circa 4 milioni di euro, che si aggiungono ai 16 già tagliati dall'inizio della legislatura. Il testo è passato con il sì bipartisan di quasi tutte le forze politiche. Uniche voci fuori dal coro, Progett'Azione che si è astenuta, e Michele Giovine dei Pensionati per Cota, che ha espresso voto contrario.

Il provvedimento introduce una forte riduzione delle risorse destinate al funzionamento dei gruppi e norme più stringenti per la rendicontazione. Ridotta anche l'indennità di carica dei consiglieri, portata a 6600 euro mensili contro i precedenti diecimila. A questa somma si aggiunge un forfait di 4500 euro, fisso e uguale per tutti, che sostituirà rimborsi chilometrici e gettoni di presenza. Bocciati alcuni emendamenti presentati dal Movimento 5 Stelle, che voleva il rimborso a piè di lista, la rendicontazione voce per voce delle spese di funzionamento dei gruppi, e l'abolizione del vitalizio a partire da questa legislatura anziché dalla prossima. Approvato invece un emendamento del capogruppo della Lega Mario Carossa, che introduce la possibilità per i gruppi di avvalersi di personale esterno fino al limite massimo del 60%.

Con il nuovo provvedimento, cambiano anche le regole con cui viene stabilito l'emolumento dei consiglieri regionali del Piemonte.

L'emolumento dei consiglieri sarà infatti composto da: indennità di carica adeguata alla Regione più virtuosa, pari a 6600 euro lordi mensili; indennità di funzione mensile lorda, fissata a 2700 euro per presidente di Giunta e Consiglio; 2mila per vicepresidenti di Giunta e Consiglio e assessori; 1600 euro per i capigruppo; 1200 ai consiglieri segretari e presidenti di commissione; 800 ai vicepresidenti di Commissione; a tutti i membri del Consiglio e della Giunta è riconosciuto un rimborso spese di esercizio del mandato di 4500 euro al mese, ridotti fino a un massimo di 150 euro per ogni assenza ingiustificata alle sedute di Consiglio; ai gruppi consiliari è assegnato un contributo annuale di 5mila euro per consigliere. Questo importo è aumentato di una somma pari a 0,05 euro per ogni abitante residente in Piemonte. Tale cifra è ripartita in funzione del numero dei consiglieri assegnati a ciascun gruppo. Questi contributi sono destinati esclusivamente all'attività politica; l'indennità di fine mandato è calcolata sulla base dell'ultima mensilità dell'indennità di carica lorda, moltiplicata per gli anni di mandato fino a un massimo di dieci; il vitalizio è escluso per i condannati per reati contro la pubblica amministrazione (il Piemonte aveva già previsto l'abolizione totale del vitalizio a partire dalla prossima legislatura).

(ANSA)

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