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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Scuola: fissati i criteri per la definizione delle autonomie

La decisione è stata presa dalla giunta regionale di Roberto Cota, durante la riunione di martedì 18 ottobre. Il dimensionamento scolastico avverrà in tre anni. Cirio: "Saranno necessari circa 120 accorpamenti"

Sono stati fissati durante la scorsa riunione di giunta, su proposta dell’assessore all'Istruzione Alberto Cirio, i criteri per la programmazione e la definizione del piano regionale di dimensionamento delle autonomie scolastiche piemontesi e per la programmazione dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2012/13 e per gli anni successivi, in un’ottica di razionalizzazione della spesa.

Ci vorranno circa tre anni per portare a compimento il dimensionamento scolastico voluto dalla Regione Piemonte. I criteri e gli indirizzi programmatici saranno trasmessi alle Province per la redazione dei piani di competenza. Mentre, sarà istituito un tavolo di confronto tra Regione, Province e Ufficio scolastico regionale per concordare una proposta unificata.

La delibera ha stabilito l’accorpamento delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado in Istituti comprensivi. Tali istituti dovranno avere almeno mille studenti per diventare Autonomia scolastica (500 nelle scuole di montagna), di conseguenza saranno soppresse le autonomie costituite separatamente da direzioni didattiche e scuole medie.

"Saranno necessari - spiega l'assessore Alberto Cirio - circa 120 accorpamenti, in accordo con le Province. Si è deciso di recepire il cambiamento con un piano triennale che prevede di raggiungere il 20% dell'obiettivo nel primo anno, il 60% nel secondo e il 100% nel terzo. Inoltre, per evitare una gestione troppo complessa, la Regione ha stabilito che tali Istituti comprensivi non dovranno comunque superare i 1.200 iscritti. Per quanto riguarda invece i plessi, manterremo i vecchi criteri con eccezioni per le scuole di montagna e dei Comuni ad alta, media e bassa marginalità".

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