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Giovani Forza Italia Novara e la questione dei profughi

La coordinatrice forzista Francesca Riga dichiara che l’Italia non deve esser un colabrodo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

“Aiutiamoli si. Cominci tu?” è la provocazione della coordinatrice forzista che dichiara che l’Italia non deve esser un colabrodo ed esige procedure sanitarie per gli extracomunitari irregolari che richiedono il permesso di soggiorno e maggiori controlli alle frontiere.
Dibattito acceso sulla risoluzione del problema degli immigrati dove Francesca Riga dichiara che il problema non è come suddividere i clandestini tra gli stati membri dell’ Unione Europea, ma come non fare arrivare chi non ha diritto a starci.
La leader del movimento provinciale giovanile pretende che dalle parole si passi ai fatti: “La Germania ha dichiarato che l'Italia va aiutata. Bene, attendiamo azioni concrete perché già sono troppi i problemi che abbiamo quindi non possiamo accettare anche quelli degli altri.”
Nella presentazione del programma di riforme di Forza Italia Giovani Novara sulla formalità d' Ingresso e sulle norme Doganali vi sono diverse procedure d’immigrazione sul modello degli States che Riga ha preso da esempio introducendo delle grandi novità.
Nelle condizioni per entrare, il commissario provinciale Riga, indica come
il Servizio di Immigrazione e Naturalizzazione - che vorrebbe portare in Italia - dovrà adoperare di un Servizio di Cittadinanza e Immigrazione per la cura di statuti e permessi per l'immigrazione, di un ‘Ente per l'immigrazione e le Dogane, responsabile di indagini, della detenzione, della deportazione e di un sistema di registrazione per studenti e visitatori di scambio nonché di Protezione di Dogane e Frontiere che ispezionerà frontiere e punti di ingresso.
Nel progetto si richiedono centri di servizi regionali e uffici in tutte le regioni che si assicurano che i visti siano conformi e che rimpatrino quando è stabilito che debbano farlo.
Ma attenzione: chi Insomma chi non è in regola o chi sbaglia paga.oulte, arresti o espulsi in modo che non possano esser minaccia per la sanità, per la previdenza sociale o per la sicurezza.
Le  compagnie aeree devono fornire, alle agenzie di forze dell'ordine italiane, informazioni dettagliate sui passeggeri in partenza per l'Italia.
Punto cruciale: la registrazione attraverso la propria impronta digitale, anche per coloro che arrivano nell'ambito del programma di esenzione con la scannerizzazione digitale con tanto di foto.
Il passaporto lo si passerà in un lettore ottico e si appoggeranno le dita delle mani sullo scanner, si digiterà il proprio nome e cognome sulla tastiera di un computer insieme ai relativi dati per ricontrollare che non vi sia nulla a carico e infine si verificherà che il biglietto aereo che sia munito anche del tagliando per il ritorno.
Secondo controllo, questa volta doganale, dopo aver preso i bagagli.

Riga Francesca ha dichiarato che bisogna acconsentire un controllo sul passato dei clandestini regolarizzati.
Per far fronte alla propria responsabilità umanitaria Riga chiede all’UE di istituire un regime comune di asilo pienamente operativo. “Quello che occorre fare è contrastare gli abusi e distinguere i rifugiati dai migranti per ragioni economiche. Si deve dare una migliore informazione nei paesi di origine degli immigrati in merito ai rischi legati alla migrazione clandestina”.
Per rendere le frontiere più sicure la coordinatrice incalza chiedendo un incremento delle risorse finanziarie, umane e tecniche nonché l’uso di droni con la possibilità che vengano armati per colpire le organizzazioni di passatori che gestiscono il traffico umano dei clandestini: “Dobbiamo preservare i nostri valori umanitari e difendere l’Italia dalla criminalità e dal terrorismo”.
Tanti gli strumenti presentati per blindare la frontiera: fondi per richiedere il numero di addetti alla sorveglianza del confine e per costruire barriere, sistemi avanzati di controllo composti da radar, sensori a infrarossi e sistemi di comando da affiancare alla sorveglianza aerea... Geniale anche l’istituzione di un archivio elettronico in cui tutti i datori di lavoro devono esser obbligati a fornire alcuni dati sui propri dipendenti e l’uso un database biometrico, che dovrebbe nascere dalla raccolta di dati sensibili per verificare la vera identità di una persona.

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