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Provincia, Besozzi: "No a logiche di partito, bisogna lavorare insieme per il territorio"

Il presidente dell'Ente commenta l'esito delle elezioni provinciali dello scorso 8 gennaio e le prospettive amministrative della Provincia

No a logiche di partito, sì invece a dialogo e collaborazione per lavorare bene insieme a favore del territorio. E' questo, in sintesi, il messaggio lanciato dal presidente della Provincia Matteo Besozzi a poco più di una settimana dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale.

Elezioni che hanno portato ad una situazione in cui nessuna delle tre liste ha la maggioranza: la lista di centrodestra (che fa riferimento a Lega, Fratelli d’Italia e Forza Novara) ha ottenuto 5 consiglieri forte del peso del voto ponderato di Novara, il centrosinistra ne ha ottenuti 4 raggiungendo peraltro la maggioranza dei voti dei singoli amministratori; l’ultima lista che si è proposta con una forte connotazione civica ha infine ottenuto 3 consiglieri.

"Sono soddisfatto per il risultato elettorale - ha detto Besozzi - perchè non era certo che riuscissimo a 'portare a casa' quattro consiglieri. Sono circa 270 gli amministratori che hanno votato la nostra lista; siamo riusciti ad arrivare su tutto il territorio, soprattutto nei piccoli comuni che spesso sono quelli che più hanno bisogno di un rapporto con la Provincia".

"E oggi, dopo i primi due anni di mandato in cui abbiamo amministrato con scelte condivise e bypartisan - ha sottolineato il presidente dell'Ente - vogliamo continuare con il metodo portato avanti fino ad ora, quello delle collaborazione e della condivisione per dare il migliore dei servizi possibile a tutto il territorio. In questi due anni le risorse disponibili sono state impiegate per strade e scuole, che sono la priorità. Abbiamo affrontato alcuni nodi importanti, come quello delle discariche. Infine, con bandi ad hoc abbiamo ottenuto risorse extra, ad esempio su pari opportunità e cultura. E il dialogo con i Comuni è stato costante, tranne forse tre o quattro sono andato a trovarli tutti".

"Credo sia il momento di lasciare fuori i ragionamenti politici - ha aggiunto Besozzi - per concentrarsi più sull'azione amministrativa. Non mi dimetterò, quindi, perchè non credo sia la cosa giusta da fare. Per ora vogliamo continuare con la squadra che ha amministrato in questi due anni, e dopo il primo Consiglio vedremo. Noi siamo aperti a collaborazioni con persone competenti e disponibili a lavorare per il bene del territorio. La costruzione condivisa del bilancio può essere il primo banco di lavoro a cui il nuovo Consiglio provinciale sarà chiamato a cimentarsi".

E riguardo la situazione del bilancio, Besozzi ha precisato: "In questi giorni la situazione del bilancio è stata strumentalizzata politicamente, un peccato, vista la responsabilità e la condivisione con cui abbiamo lavorato in questi anni: le spese generali sono invariate e abbiamo anzi colto ogni possibile occasione di risparmio, come la mancata nomina del segretario generale, un risparmio di oltre 100mila euro all’anno. I tagli nei trasferimenti e i prelievi forzosi da parte dello Stato, che sono passati da 3 milioni nel 2013 a 17 milioni nel 2017, hanno messo a rischio il bilancio. Oggi ci troviamo quindi con un buco di circa 10 milioni, che non è determinato però da cattive scelte amministrative. La crisi del Governo Renzi, poi, ha posticipato gli interventi correttivi chiesti da Anci e da Upi che avrebbero ridato ossigeno al bilancio di quasi tutte le Province che condividono una situazione simile alla nostra, se non peggiore. Le risorse dovrebbero arrivare con un decreto legge ad hoc.

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