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Caso Versalis, Nastri: "Salvaguardare la ricerca e l'eccellenza novarese"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Eni ha manifestato l’intenzione di cedere la maggioranza di Versalis (società leader nel settore della chimica italiana) a un gruppo estero: il rischio fondato è che l’acquirente si concentri sulla chimica tradizionale e non sulla chimica "verde" che rappresenta il core business di Versalis.

Mercoledì mattina a Novara i sindacati hanno manifestato la loro preoccupazione (che è la stessa dei lavoratori degli altri siti) per questa ipotesi d’acquisto. E la loro è una preoccupazione legittima, che condivido. Infatti, il settore della ricerca, che Versalis rappresenta, è il punto nodale per lo sviluppo della chimica italiana. Rinunciare alla ricerca nella chimica "verde" è miope e pregiudizievole per il futuro della stessa chimica italiana.

A questo si aggiunge la preoccupazione per i lavoratori dell’istituto Donegani di Novara, appunto centro di ricerca Versalis ed Eni. La ventilata cessione del pacchetto di maggioranza metterebbe in pericolo la sopravvivenza del Centro di ricerche novarese, da sempre fiore all’occhiello del comparto industriale cittadino e uno dei più gloriosi in Italia. Con conseguenze immaginabili sul piano dell’occupazione.

Ho quindi preannunciato un’interrogazione parlamentare ai ministri competenti per conoscere le mosse di Eni e per avere garanzie sulla sopravvivenza e sull’incentivazione della ricerca sulla chimica "verde" e sul ruolo del Donegani e dei suoi lavoratori altamente specializzati.

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