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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

Invalidità civile, percorso più semplice per le richieste dei pazienti con disturbi cognitivi

É stato siglato l'accordo tra ASL NO, INPS di Novara e le Rappresentanze Sindacali dei Medici di Medicina Generale sul progetto sperimentale

Martedì 15 maggio è stato siglato l'accordo presso la sede legale dell'Azienda Sanitaria, tra ASL NO, INPS di Novara e le Rappresentanze Sindacali dei Medici di Medicina Generale sul progetto sperimentale: Percorso del paziente con disturbo cognitivo che necessita di certificazione ai fini dell'invalidità civile.

La demenza è una malattia cronico degenerativa caratterizzata dalla progressione più o meno rapida dei deficit cognitivi, dei disturbi del comportamento e del danno funzionale con perdita dell'autonomia e dell'autosufficienza  e conseguente dipendenza dagli altri; tale patologia è stata definita secondo il rapporto dell'Organizzazione Mondiale della Sanità e  ADI del 2012 “una priorità mondiale di salute pubblica”.

In una società europea che invecchia, le demenze sono una importante causa di invalidità: in Europa si stima che la malattia di Alzheimer, che da sola costituisce il 54% di tutte le demenze, colpisca in prevalenza la popolazione ultrasessantacinquenne. Questa patologia aumenta con l’età e risulta maggiore nelle donne.

In Italia, il numero totale dei malati è stimato in oltre un milione (di cui circa 600.000 con demenza di Alzheimer) e circa 3 milioni sono le persone direttamente o indirettamente coinvolte nell'assistenza dei loro cari.

Tali patologie, e in particolar modo la malattia di Alzheimer, hanno dunque un impatto socio-sanitario sempre maggiore, sia per il numero di soggetti e di famiglie coinvolte sia perché le risposte al problema richiedono una qualificata rete integrata di servizi sanitari e socio-assistenziali, nonché la doverosa tutela del diritto alla pensione di invalidità civile e all’indennità di accompagnamento.

Ruolo chiave nella gestione della storia naturale della malattia è svolto dal Medico di Medicina Generale che collabora alla fase diagnostica e alla presa in carico: in accordo con il paziente e il care giver/famigliare, attiva i servizi sociali per gli interventi necessari, interviene nelle situazioni di urgenza legate alla riacutizzazione dei disturbi comportamentali e/o alla coesistenza di più patologie nella stessa persona.

In collaborazione con il Medico curante il Centro per i Disturbi Cognitivi e Demenze (CDCD – precedentemente denominato UVA - previsto dal Piano Nazionale Demenze e da specifica Deliberazione della Regione Piemonte del novembre 2016) programma il follow-up monitorando l’aderenza alla terapia e gli eventuali effetti collaterali, la progressione di malattia, la comparsa o il peggioramento dei disturbi del comportamento, la rivalutazione dell’appropriatezza del piano terapeutico e, su segnalazione del Medico stesso, interviene nelle situazioni di particolare criticità e complessità, in raccordo con gli altri Servizi della rete. Al CDCD afferiscono dunque tutte le persone per le quali vi è il sospetto di disturbo cognitivo e/o  comportamentale.

Generalmente non è appropriato l’invio al CDCD per i pazienti che necessitano di una certificazione ai fini dell’invalidità civile: attualmente purtroppo le innumerevoli richieste di visita per acquisire una certificazione utile ad attivare la pratica per il riconoscimento dell’invalidità civile, si aggiungono a quelle con finalità diagnostico-clinica, allungando le liste d’attesa che si ripercuotono sui pazienti e sulle loro famiglie.

Per affrontare tale criticità, un gruppo di lavoro multidisciplinare e multiprofessionale composto da rappresentanti di INPS, MMG, ASL NO ha ritenuto necessario definire un percorso ad hoc per il paziente con disturbo cognitivo che necessita di rivolgersi alla Commissione Medico Legale, in modo da ottimizzare l'attività di certificazione,  “liberare spazi” per l’attività diagnostico-clinica, contenere i tempi d'attesa dell’eventuale concessione di invalidità.

In via sperimentale, il paziente residente nella ASL NO con disturbo cognitivo che necessita di certificazione ai fini dell’invalidità Civile/accompagnamento/L.104 potrà rivolgersi al proprio Medico di Medicina Generale (senza invii a specialisti) per l'attestazione del grado di autonomia/deterioramento cognitivo.

A tal fine il Medico curante compilerà un’apposita scheda informativa sanitaria che sostituirà i referti abitualmente rilasciati dagli specialisti (Neurologo, Geriatra): tale scheda sarà consegnata in modalità cartacea al paziente (o al familiare), il quale dovrà portarla alla Commissione Medico Legale a completamento della domanda INPS.

Trattandosi di certificazione è soggetta a pagamento da parte del richiedente a tariffa libero professionale.

La Commissione Medico Legale provvederà direttamente a richiedere agli Ambulatori distrettuali di Valutazione Multi Dimensionale eventuali indagini di approfondimento che si rendessero necessarie, senza ulteriori oneri a carico dell’assistito.

La sperimentazione di tale progetto, al quale possono partecipare tutti i MMG convenzionati con l’ASL NO su base volontaria, durerà dodici mesi e sarà attentamente monitorata.

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