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Carbonara Day: dalle origini ai 5 peccati capitali della pasta più amata di sempre

Oggi è il Carbonara Day, celebrazione social dedicata alla ricetta di pasta più amata e condivisa al mondo

Uovo, guanciale, pecorino, pepe e pasta, i magnifici 5 che rendono grande ed intramontabile il gusto della carbonara. Oggi, 6 aprile, è il Carbonara Day, celebrazione social dedicata alla ricetta di pasta più amata e condivisa al mondo. Ideato dai pastai di Unione Italiana Food e supportato IPO – International Pasta Organisation, il Carbonara Day ha raggiunto quest'anno la sua quinta edizione. 

Ma quali sono le origini della carbonara?

Le origini del piatto, nonostante sia una colonna portante della gastronomia romana e laziale più in generale, sono incerte.

Accanto all'ipotesi appenninica-abruzzerse, secondo la carbonara sarebbe stata inventata dai carbonai nel territorio dell'Aquilano, e all'ipotesi napoletana, secondo la quale l'origine della ricetta sarebbe da ritrovarsi in un trattato di cucina del 1837, per alcuni, la carbonara sarebbe nata nel 1944 dall'incontro fra la pasta italiana e gli ingredienti della Razione K dei soldati americani, tuorlo d'uovo in polvere e bacon. Risalendo la Penisola, i militari americani accompagnavano la Razione K agli spaghetti per integrare la dose di carboidrati.

I 5 peccati capitali

1. Rosolare il guanciale con olio. Al guanciale per essere “felice e rosolato” basta il suo grasso.

2. Aggiungere aglio, cipolla, prezzemolo. Interferiscono con l’aroma balsamico e speziato di pepe e guanciale e tolgono al piatto i suoi colori tradizionali.

3. Usare la pasta fresca o all’uovo. Nella carbonara va solo la pasta secca, quella di semola di grano duro.

4. Mescolare condimento e pasta a fuoco acceso. La carbonara non è una frittata di pasta, per questo uovo e pasta si incontrano sempre fuori dal fuoco, per evitare che il composto si stracci perdendo la sua cremosità e favorire la cottura dell’uovo con il calore della pasta.

5. Aggiungere la panna: una consuetudine del passato e lì deve restare.

Per rendere la Carbonara cremosa al punto giusto, basta trattare il condimento come uno zabaione salato: mettiamo tuorlo e formaggio in una bastardella, li mescoliamo assieme a metà del grasso del guanciale e scaldiamo il composto, sempre mescolando, a bagnomaria, aggiungendo, se necessario, poca acqua di cottura. Per capire quando il composto è pronto e l’uovo pastorizzato si immerge il dorso di un cucchiaio e con il dito si traccia una riga sulla velatura. Se la crema non cola, è pronta. 

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