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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Itinerari novaresi: le meraviglie di Mezzomerico

Una piccola comunità sui colli novaresi racconta una storia di tradizione, paesaggio ed enogastronomia. E non manca qualche curiosità

Secondo gli storici, il territorio di Mezzomerico trova le sue origini in tempi molto antichi. Già Cesare, Plinio il Vecchio e Tacito parlarono del popolo gallico dei Mediomatrici, da cui deriva il toponimo Mediomadrigo. Questi erano una popolazione celtica il cui nome risulterebbe formato da “medium”, ossia “mezzo”, e dalla voce “mataricus”, derivata da “matarus”; un'arma da getto utilizzata da quei popoli. Il nome pertanto significherebbe “luogo di quelli che lanciano nel mezzo”, evidentemente riferito alla buona mira dei combattenti locali.

Nel medioevo Mezzomerico fece parte del comitato dei Pombia e nel contempo divenne feudo dei Biandrate, per volere di Federico il Barbarossa; successivamente, in seguito alla vittoria della Lega Lombarda, entrò a far parte del contado del Comune di Novara.

Nel XIV secolo fu sotto la giurisdizione dei Boniperti, che edificarono Castel Merlino e ricostruirono tutta la fortificazione della località, per poi passare ai Visconti, da cui l'omonimo Palazzo edificato nel XV secolo. Dopo essere appartenuto ai Casati, signori di Conturbia, nel 1614 passò ai Talenti Fiorenza.
L'attuale chiesa parrocchiale venne poi realizzata nel 1847, sui resti di un'antica chiesa che sorgeva entro il Castel Merlino, andato distrutto. Oggi il punto nevralgico del comune è la piazzetta antistante il Municipio, adorna di sculture tra cui una curiosa fontana che muove una sfera di roccia grazie a un gioco d'acqua.

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Vino, vigne e cantine

Mezzomerico è una “città del vino” compresa nei Colli Novaresi (in foto, wikipedia), insieme ai comuni di Boca, Bogogno, Briona, Fara Novarese, Ghemme, Romagnano Sesia, Sizzano e Suno. La vocazione vitivinicola di questo Comune è molto forte; si pensi che alcuni viticoltori locali parteciparono, nel 1891, alla fondazione della prima Cantina Sociale d'Italia, sorta nella vicina città di Oleggio. Nel territorio comunale si trovano tre cantine:

  • il Roccolo di Mezzomerico
  • Filadora Azienda Vitivinicola
  • Azienda Vitivinicola Enrico Crola

che producono principalmente nebbioli. I colli tra Mezzomerico e Suno sono inoltre noti per l'uva fragola e costituiscono una bella passeggiata in mezzo al verde, a piedi o in bicicletta, molto apprezzata da turisti e sportivi di ogni età e che in autunno diventa particolarmente suggestiva.

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Il Comune dipinto del medio novarese

Un'interessante iniziativa realizzata per valorizzare il territorio è quella dei dipinti murali di Mezzomerico. Si tratta di immagini dipinte sulle facciate delle abitazioni, tutte dedicate al tema “la donna e l'agricoltura” per celebrare il ruolo importante che la figura femminile ha avuto nel tessuto economico rurale del borgo.

I dipinti, tutti realizzati da artiste del novarese, si trovano in Via Suno, Piazza Garibaldi, Via per Vaprio, Via Manzoni, Via della chiesa e Via Santa Maria. In quest'ultima spicca il Barlafus, l'osteria del paese che propone piatti tipici novaresi, salumi e formaggi locali in un'atmosfera genuina. Proprio accanto all'osteria è presente il "Portico del Libro", un piccolo spazio in cui è possibile lasciare, chiedere e scambiare gratuitamente libri di ogni tipo.

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La Preja da Scalavè

Lasciandosi l'abitato alle spalle e proseguendo in direzione Suno, a poche decine di metri dalla strada, è presente un masso erratico trasportato in loco dallo scioglimento dei ghiacciai in epoche antichissime. Da sempre associato a leggende popolari che ne raccontavano proprietà magiche, dalla presenza di streghe fino all'essere rifugio della gallina dai pulcini d'oro (o dalle uova d'oro), è un pezzo di storia che merita certamente una visita. 

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