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Gite fuori porta: tre luoghi da non perdere a due passi da Novara

Lago, montagna, rovine e musei civici: ecco alcune idee per un week end o una giornata alla (ri)scoperta del nostro territorio

Da Baveno al Monte Camoscio, passando per il sentiero dei Picasass

Il panorama dalla vetta del Monte Camoscio

Un panorama incredibile: è quello che si gode dalla cima del Monte Camoscio, e che ripaga della fatica per raggiungerlo, lungo un itinerario tra boschi e storia locale, che sale ripido fino agli 890 metri di questa montagna che sovrasta Baveno. Da qui la vista è davvero straordinaria: è possibile ammirare il Lago Maggiore, con le isole borromee e l'abitato di Baveno, il Lago di Mergozzo, e le montagne che li circondano. Per raggiungere questo balcone panoramico naturale si percorre il sentiero che parte dalla località Tranquilla ad Oltrefiume (Baveno) e si seguono le indicazioni per il Monte Camoscio (un'ora e mezza di ripida salita), inizialmente lungo quello che fu il sentiero dei Picasass. Dopo meno di mezz'ora di cammino si incontra infatti, in una radura nel bosco, un'installazione paesaggistica sulla vita e il lavoro dei Picasass, i cavatori e scalpellini del granito rosa di Baveno. Grandi blocchi di granito rosa ed altre varietà lapidee del territorio sono proposti in diversi stadi di lavorazione e affiancati da sagome a grandezza naturale con scene di lavoro e scalpellini all'opera, ricavate dal repertorio di fotografie d'epoca raccolto dal Museo Granum. Da qui ci sono due alternative per raggiungere la cima del Monte Camoscio: la via ferrata, inaugurata nel 2016 dalla sezione Cai di Baveno, o il sentiero M3 per il Camoscio e il Mottarone.
[fonte www.bavenoturismo.it]

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