Anioc Novara promotore del Convegno "Educare alla cittadinanza"
Promosso da Anioc ed associazioni novaresi un Convegno dedicato "alla comprensione e realizzazione del concetto di cittadinanza".
Mauro Cardone, presidente di Anioc (Deleg. Prov. Novara) si conferma come un sensibile ed attento promotore di incontri destinati alla cultura sociale e pubblica del nostro territorio. Sotto l'egida dell'Associazione Anioc, in collaborazione con le Associazioni Novaresi, si è infatti tenuto, nelle scorse settimane in Novara, un convegno dal titolo :"Educare alla cittadinanza", tema non facile da affrontare anche relativamente alla situazione sociale ed economica di un Paese che sembra faticare a trovare una linea guida coerente per la convivenza fattiva di cittadini ed istituzioni.
Relatori d'eccezione il Prof. Eugenio Borgna, psichiatra ed autore di saggi, il Prof. Don Pier Davide Guenzi Teologo e docente universitario ed il Col.t.ISSIMI Giovanni Spirito Comandante Provinciale dei Carabinieri di Novara. Presente il Prefetto di Novara Dr. Francesco Paolo Castaldo che ha personalmente posto un suo contributo alle tematiche trattate, e la Senatrice Elena Ferrara che proprio alcuni giorni dopo l'incontro ha visto approvato il Ddl 1261 che porta il suo cognome, a contrasto dei fenomeni del cyberbullismo, e che vede la Senatrice novarese prima firmataria ed autrice di una sfida che ha portato al voto di oggi, iniziata nel 2013 dopo la tragica scomparsa di un'adolescente novarese, allieva della Senatrice.
Tanti gli aspetti emersi nel corso del convegno: la necessità autentica di rievocare una cultura responsabile legata alla solidarietà, proporre nelle scuole i temi di sicurezza, di legislazione consegnata alle autorità, indicando punti di riferimenti e momenti di riflessioni. Le parole in apertura del Prof. Borgna esplorano i sentieri della parola, un aiuto per comprendere il termine cittadinanza che, ricorda, "possiamo viverla negli aspetti esteriori e sociali, ma cittadinanza è l'insieme degli abitanti, un aggregazione sociale culturale storica che definisce le relazioni con gli altri".
Don Guenzi affronta la dimensione sociale della persona, il bene comune, l'originalità e gratuità della relazione; l'importanza del "rimettere al centro il legame sociale nel pensare alle politiche di walfare laddove l'aiuto puo' creare una distanza umiliante, ricordando che la solidarietà non sia solo la tintura con cui nascondiamo la superiorità nei confronti degli altri".
Il Colonnello Giovanni Spirito pone l'accento sulla sicurezza, un confronto importante per tutti i presenti per l'Arma "amica" ed amata, come l'hanno definita i relatori nel momento della presentazione. Il Colonnello Spirito ha illustrato le tipologie ed i contesti dei reati, un'analisi dettagliata e scevra da ogni allarmismo ma tesa a comprendere il contesto in cui la società moderna deve cercare di operare, attraverso la corretta attuazione tra i cittadini, i corpi intermedi e le autorità. "Esistono i corpi intermedi che raccolgono e rendono omogenee le istanze degli individui, dei cittadini". In questi momenti dove le minacce alla società assumono forme nuove ed anche subdole da riconoscere (cyberbullismo, stalking, mafia internazionale) è importante assumere un ruolo di sicurezza partecipata, "trasformare i vincoli in opportunità, rileggere la minaccia come sfida, coagulare ed integrare gli sforzi", una collaborazione intelligente tra le forze dell'ordine e la cittadinanza, dove è imperante il non rispondere a violenza con violenza e non assumere forme di rivalsa, "noi non abbiamo bisogno di essere sostituiti ma coadiuvati", attraverso la formazione di coscienza che diventi il "volano di comportamenti virtuosi". Conclude il Colonnello Giovanni Spirito con una frase molto significativa "non si è liberi quando si fa' quello che si vuole ma quando ci si assume le responsabilità dei propri doveri".
A conclusione un sentito intervento del Prefetto di Novara Dott. Francesco Paolo Castaldo, che attraverso le sue parole ha voluto fermamente testimoniare il grande impegno per tutelare "i giovani, i ragazzi, e per colpire coloro, anonimi, che si servono della rete per manifestare i propri istinti di non uomini". Parole davvero importanti che ci fanno capire come le Istituzioni cittadine del nostro Territorio siano ben presenti e salde per monitorare e creare quella progettualità a livello educativo, che servirà alla nostra società per i prossimi anni di crescita cittadina.
Maria Rosa Marsilio