Polizia Penitenziaria: 202 anni al servizio del Paese
Venerdi 12 luglio si è svolta presso la Casa Circondariale di Novara la celebrazione del 202 anno di fondazione del Corpo di Polizia Penitenziaria. Alla presenza delle massime autorità civili e militari della Provincia, del Prefetto di Novara dott.ssa Rita Piermatti, del Procuratore Capo della Repubblica di Novara dott.ssa Marilinda Mineccia, si è data lettura dei messaggi inviati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dal Ministro della Giustizia Bonafede, dal capo del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria. “Oltre due secoli di vita e storia, un patrimonio inesauribile di dedizione allo Stato”. Con gli auspici, sottolineati in tutti gli interventi ascoltati nella mattinata, di un’evoluzione istituzionale che possa continuare a migliorare le condizioni di lavoro e di vita di una professione che è: “la massima garanzia di legalità che esprime, attraverso di noi, il nostro Paese”. Queste le parole della Direttrice della struttura penitenziaria dott.ssa Rosalia Marino. Nel suo personale intervento la dott.ssa Marino ha voluto ringraziare non solo il personale ma le famiglie degli agenti, che spesso “non sanno neanche quanto sia difficile il nostro lavoro, non portiamo mai malessere e disagio a casa: è difficile vivere e lavorare dentro queste mura piene di dolore, il personale di polizia penitenziaria fa’ i conti tutti i giorni con i dolori della vita altrui nascondendo i propri”. Ringraziamenti che vanno agli educatori, agli amministrativi, ai contabili di “questa famiglia di grandi professionisti” che collabora quotidianamente in questa struttura. “Sono orgogliosa di dire che Novara riesce a garantire sicurezza e legalità grazie all’alta professionalità di tutti i collaboratori; ringrazio Novara, perché questo territorio è attento a noi, e lo dimostra sostenendoci nelle iniziative e nei progetti di riabilitazione proposti nella struttura”. Il Comandante Rocco Macrì ha illustrato i dati consuntivi dello scorso anno delle attività che una struttura di massima sicurezza come il Carcere di Novara affronta: nella struttura sono presenti 16 nazionalità diverse. Il 50% dei detenuti è stranieri. Ci sono 8 sale attrezzate per effettuare videoconferenze di udienza, per consentire sicurezza al personale ed un notevole risparmio non necessitando il trasporto dei detenuti per partecipare dal vivo alle udienze in tutta Italia. Accanto all’iter di grande sicurezza, come i controlli per gli ingressi dei famigliari, dei colloqui, fortemente importante è l’aspetto rieducativo, le attività proposte che coinvolgono anche i famigliari, le famiglie ed i bambini, per creare un ambito meno impattante, più vivibile ed umano: “Grazie al coinvolgimento ed all’impegno di molti, alle fondazioni, ai progetti sponsorizzati, si è riusciti a rendere un alto livello di efficienza ed una concreta umanità”. Macrì ha portato un commosso ricordo ai caduti del Corpo di Polizia Penitenziaria. Al termine degli interventi sono stati consegnati gli attestati ed i riconoscimenti di benemerenza a coloro che per azioni, posizioni, anzianità di servizio, si sono distinti nella professione del Corpo Penitenziario. Maria Rosa Marsilio