Una bambina novarese ed il “suo” sindaco
Un’esperienza che ha lasciato il segno e ricorderà con piacere la visita eccezionale che Rachele Galli, studentessa undicenne della Scuola Media Pier Lombardo di Novara, ha potuto effettuare a Palazzo Cabrino, sede del Comune di Novara, accompagnata dalla mamma. Una bambina studiosa ed attenta, impegnata a preparare i compiti delle vacanze tra cui la proposta dell’insegnante di Italiano e Storia Adriana Groppetti, di eseguire una ricerca sul palazzo sede del Comune di Novara. I ragazzi trovano spesso notizie in internet “ma volevamo aiutare Rachele ad approfondire l’argomento, a trovare notizie più interessanti, ben sapendo la sua passione per la materia storica”. Così i genitori, Sabrina Roveda e Filippo Galli, raccontano come è nata l’iniziativa. Attraverso la personale conoscenza con la storica novarese Maria Rosa Marsilio “abbiamo potuto contattare l’ufficio stampa del sindaco di Novara, la dott.ssa Michela Bossi che si è subito dimostrata entusiasta dell’idea di consentire alla bimba di visitare il palazzo”.
Accolta con piacere da tutto il personale del Comune, dagli assessori presenti, da tutti i collaboratori. Ma non solo: a Rachele è stato concesso di eseguire lei stessa il suo servizio fotografico per la redazione della ricerca, è stata ricevuta personalmente dal sindaco Alessandro Canelli che le ha dedicato parte della mattinata come cicerone d’eccezione attraverso le sale “del potere” comunale. Canelli ha illustrato a Rachele le bellezze architettoniche ed artistiche del palazzo, ma anche la parte più propriamente legislativa, per aiutarla a comprendere i meccanismi che regolano i momenti della vita comunale cittadina. Al momento dei saluti un gradito dono da parte del Sindaco con la consegna di alcuni volumi sulla storia della città. Come ultima sorpresa, per aiutare Rachele ad approfondire ulteriormente la conoscenza di Novara, le sue trasformazioni da libero comune, è stato aperto tutto per lei, un po’ in anticipo sull’orario ufficiale, il Broletto di Novara. Per la bambina è stata una vera e propria “passeggiata nel tempo”: grande il suo stupore nell’ammirare per la prima volta la sala dell’Arengo, conscia della sua importanza storica per i cittadini novaresi; una grande disponibilità dell’amministrazione comunale che renderà la sua ricerca, ne siamo sicuri, ancora più completa e meritevole di un ottimo voto.