Storia locale: la Torre viscontea di Invorio
Ancora oggi punto di riferimento per gli invoriesi, la Torre viscontea racchiude secoli di storia e anche alcune interessanti curiosità
La Torre viscontea, risalente al XII secolo, costituisce la parte meglio conservata di quello che un tempo era il Castello di Invorio, un complesso di edifici distrutto per volere di Galeazzo Visconti nella guerra col Marchese del Monferrato.
Alta circa 16,5 metri, la torre è formata da blocchi di pietra grigio scuro e a 5 metri di altezza si può vedere la porta originale, vicino alla quale si scorge anche una targa con lo stemma dei Visconti.
Questo simbolo di Invorio ha alle spalle secoli di storia ed è legato alla vicenda di Margherita Pusterla, dama milanese del XIV secolo imprigionata proprio nella Torre viscontea.
Secondo la tradizione, infatti, Luchino, signore di Milano, si invaghì di Margherita, sposa di Francesco Pusterla. La donna, infastidita e offesa per le proposte ricevute, riferì tutto al marito, che aderì a un complotto contro Luchino. Quest’ultimo fece arrestare e uccidere Francesco e imprigionare Margherita nel castello di Invorio, dove in seguito a nuovi rifiuti venne infine uccisa anche lei.
Invorio porta ancora oggi il nome di Margherita nella via più antica del paese che conduce a casa Rusca.
La vicenda nel dettaglio viene raccontata sul sito del Comune di Invorio.