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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Arriva la vendemmia turistica nelle Città del Vino novaresi

In programma per l'estate 2021, la vendemmia turistica arriva anche sulle nostre colline

La prima vendemmia turistica nazionale arriva anche nelle Città del Vino del novarese. La raccolta manuale delle uve diventa così un’esperienza didattica per avvicinare per qualche ora al mondo della vigna, in una fase di forte valenza pratica e simbolica, un pubblico d’appassionati, di professionisti, di giovani, di semplici curiosi e amanti del vino. Un modo originale, anche, di promuovere centinaia di territori “minori” vocati all’enogastronomia, borghi e piccoli Comuni, ricchi di sapori ed eccellenze artigianali, attraverso una breve esperienza di enoturismo attivo.

Il progetto pilota è stato lanciato lo scorso settembre dal Comune di Alba (Cuneo), attraverso un protocollo d’intesa con le principali associazioni agricole, l’Ispettorato del Lavoro e lo Spresal e che adesso arriva sul tavolo dei sindaci di 460 Comuni italiani a vocazione vitivinicola ed enoturistica, tra cui anche quelli dell'Alto Piemonte, che comprende la provincia di Biella, Novara, Vercelli e Verbano-Cusio-Ossola.

“Abbiamo deciso di allargare e promuovere questa buona pratica nei territori rurali ed enoturistici di tutta Italia, anche per lanciare un messaggio di speranza e ripartenza attraverso un’esperienza turistica originale e sicura, che guarda alla natura, agli spazi aperti e alla ricerca di benessere e qualità – commenta il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon - La vendemmia turistica può dare un nuovo impulso al settore, messo a dura prova dall’emergenza sanitaria, e che prima del Covid valeva oltre 2,6 miliardi di euro solo in Italia, grazie a un pubblico di enoturisti che nell’ultimo rapporto di Città del Vino abbiamo stimato in 14 milioni di persone”.

“Negli ultimi anni sempre più eno-appassionati hanno espresso il desiderio di poter vivere l’emozione del taglio dei grappoli e sperimentare uno dei momenti più importanti dietro alla nascita di un vino. Per offrire ai turisti di Langhe e Roero anche questa esperienza, il Comune di Alba ha deciso di farsi promotore di un protocollo che, con poche e semplici regole, potesse garantire sicurezza e rispetto delle normative – spiegano il sindaco di Alba Carlo Bo e il consigliere comunale con delega all’Agricoltura Mario Sandri, promotori dell’iniziativa -. E anche se la stagione turistica 2020 è stata profondamente segnata dalla pandemia, le prime richieste ufficiali non sono mancate e l’interesse da parte di visitatori e aziende vitivinicole è stato ampiamente confermato. Ringraziamo le Città del Vino, di cui siamo tra i soci fondatori, per aver apprezzato la nostra iniziativa e averla voluta condividere con gli altri territori enologici italiani”. 
 

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