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Al via il Progetto “frutta nelle scuole” per l’anno 2013/ 2014

Anche il Piemonte con 70.541 alunni, tra cui quelli di Novara, partecipa al progetto Europeo "frutta nella scuola" per sensibilizzazione verso le sane abitudini alimentari

La Commissione Europea ha votato si al programma comunitario “frutta nella scuola”. Dopo aver sottoposto a votazione la decisione, sono state assegnate il 20 marzo scorso le risorse comunitarie per il prossimo anno scolastico previste per gli Stati membri che partecipano al progetto per poter continuare la loro attività di sensibilizzazione verso le sane abitudini alimentari. Ai fondi europei andranno poi aggiunti quelli di ogni singolo stato. Questo programma, giunto ormai al quinto anno, è molto apprezzato tant’è che vi aderiscono tutti gli stati membri ad esclusione di Regno Unito, Svezia e Finlandia. Ogni anno sono più di un milione i bambini italiani, dai 6 agli 11 anni, che beneficiano di questa iniziativa che coinvolge anche i genitori e tutti gli insegnanti.


 

Nello specifico, per quanto riguarda il nostro Paese, arriveranno oltre 20 milioni e 500mila euro, ai quali andranno aggiunti i fondi del ministero dell’Economia con i quali si prevede di raggiungere un totale di oltre 35 milioni di euro. Attraverso varie attività formative e la somministrazione di prodotti ortofrutticoli freschi, scelti col criterio di stagionalità e privilegiando frutta e verdura di qualità certificata (DOP, IGP e biologici), 'Frutta nelle scuole' promuove il consumo di frutta e verdura nelle scuole. L’iniziativa, le cui iscrizioni da parte delle scuole si sono chiuse il 10 maggio, è promossa dal Ministero Politiche Agricole, in collaborazione con Ministero Istruzione Università e Ricerca, MdS, Agea, Regioni e Province autonome. In Piemonte possono partecipare 70.541 alunni, tra cui quelli di Novara.


 

Molto soddisfatta la Cia, Confederazione italiana Agricoltori, che la ritiene un’attività molto importante per educare i giovani ad una sana alimentazione. Attività, affermano, che va sostenuta e sviluppata.  Ma non solo. Tutto questo, ovviamente, avrà delle ricadute positive non solo per i bambini coinvolti e per la loro salute, ma anche per lo stesso comparto ortofrutticolo nazionale che vede il consumo di frutta e ortaggi sceso in tutta Europa. In modo particolare nel nostro Paese nel 2007 -sostiene la Cia - si è, infatti, avuto un calo del 2,5 per cento nelle vendite di frutta e del 4,2 per cento in quelle di verdura e di ortaggi freschi. L’iniziativa -avverte la Cia- è, dunque, finalizzata a favorire il consumo di ortofrutta da parte dei bambini ed abituarli così ad un’alimentazione corretta ed equilibrata.


 

Basti pensare, fa sapere la Cia, che oggi nell’Unione europea ci sono oltre 22 milioni di bambini in soprappeso, di cui più del 25 per cento obesi. Una percentuale che è destinata ad aumentare di molto nei prossimi anni. Fenomeno che anche in Italia, la patria della dieta mediterranea, sta assumendo dimensioni allarmanti.

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