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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Coldiretti Novara: causa maltempo, danni sul 50% della produzione agricola

Richiesta lo stato di calamità naturale per la Regione Piemonte. Coldiretti Novara: «I terreni della pianura novarese sono ridotti a mezze paludi»

Ma la primavera dov’è? Ci stiamo inesorabilmente avvicinando all’estate e ancora non ha deciso a mostrarsi. Il maltempo continua inesorabilmente a imperversare sulla nostra Penisola e su gran parte dell’Europa del Nord creando danni irreparabili all’agricoltura. In Piemonte le eccessive piogge si sono abbattute sul riso con punte in alcune comuni del novarese e del vercellese di oltre il 50% di danno. E le previsioni non sono ancora ottimistiche: bisognerà infatti attendere giugno inoltrato per vedere il tempo migliorare.


 

«I terreni della pianura novarese sono ridotti a mezze paludi e gli agricoltori fanno i conti con la distruzione delle semine appena fatte, sperando che il tempo tenesse, dopo settimane di pioggia battente. Invece, anche questa settimana un diluvio si è abbattuto su ampie porzioni di territorio». Lo dice la Coldiretti di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola in un comunicato, specificando che il calo di produzione previsto per le principali colture del territorio «è a due cifre percentuali, con perdite che raggiungono il 50% per il riso, nelle zone dove i terreni sono più impermeabili». Viene, inoltre, evidenziato che tutta quest’acqua rischia di soffocare le radici delle piante appena nate, facendo ulteriormente abbassare le produzioni previste o creando lo sviluppo di funghi che possono far morire le piantine di mais, come già si registra in alcuni campi da poco seminati.


 

A questa già critica situazione va aggiunto il pericolo di una inasprimento delle invasioni di cinghiali nei campi, soprattutto di mais. «Ci sono le prime segnalazioni dall'Ovest Ticino e dal Borgomanerese - conferma il direttore di Coldiretti Novara, Gian Carlo Ramella - mentre nella confinante provincia di Varese sono centinaia gli ettari di terreno interessati dall'invasione di questi giorni». Coldiretti, sempre nella nota, dichiara che risulta rovinata anche la raccolta del fieno maggengo, a causa delle piogge che hanno ritardato il primo taglio, e le semine sono ritardate anche per la soia. A causa dei danni provocati dal maltempo, Coldiretti ha chiesto alla Regione il riconoscimento dello stato di calamità naturale per tutto il Piemonte. 

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