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Benalouane e il tifoso aggredito: secondo il Piacenza "nessuna mancanza sulla sicurezza"

La replica dei padroni di casa dopo il comunicato del Novara

Arriva la replica al comunicato di lunedì in cui il Novara parla di "una gestione del piano sicurezza inadeguata per un evento pubblico, che ha permesso che frange estremiste di tifosi locali entrassero a contatto diretto con i calciatori e i dirigenti della squadra ospite".

Il riferimento è al post partita di Piacenza-Novara allo stadio Garilli, dove domenica è successo di tutto. Secondo le ricostruzioni Yohan Benalouane avrebbe colpito Fabio Barbarini, tifoso ultrà del Piacenza, nel parcheggio pubblico dello stadio, dove il calciatore sarebbe andato per prendere qualcosa nell'auto di un compagno. Secondo il Novara FC però l'aggressione sarebbe derivata da un clima violento che ha portato, in un primo momento, all'aggressione verbale da parte di alcuni ultras al presidente Ferranti, e poi agli insulti razzisti e agli spintoni, che avrebbero spinto Benalouane a colpire il tifoso avversario, medicato poi con 10 punti di sutura, "il tutto senza alcun controllo da parte degli organi preposti che dovrebbero tutelare la sicurezza delle parti coinvolte nell’evento. Il calciatore, spaventato, ha reagito per tutelare la propria incolumità" si legge nel comunicato del Novara.

La replica del Piacenza

"In merito ai fatti circa il diverbio sfociato in lite che ha coinvolto un tesserato della squadra ospite e un tifoso del Piacenza Calcio e che ha visto quest'ultimo riportare una vistosa ferita all’arcata sopraccigliare, mi trovo purtroppo a dover respingere l'accusa di una gestione inadeguata della sicurezza - ha detto Francesco Fiorani, SLO del Piacenza Calcio - tengo a precisare che alla fine della partita il calciatore della squadra ospite si è recato per sua libera iniziativa nel piazzale pubblico esterno allo stadio Garilli, luogo in cui sono avvenuti i fatti che hanno visto protagonisti il giocatore e un solo tifoso della squadra di casa. Solo grazie al pronto intervento degli uomini della Questura di Piacenza - ha continuato Fiorani -, che ringrazio pubblicamente, e del nostro servizio d’ordine la situazione non è degenerata e non ha coinvolto altre persone presenti. Ci tengo inoltre a sottolineare che il Piacenza Calcio condanna fermamente ogni forma di violenza verbale e fisica e, prendendo le distanze da ogni altra ricostruzione dei fatti fuorviante, ripone piena fiducia nel lavoro che le forze dell'ordine svolgeranno per una ricostruzione fedele e non fantasiosa dei fatti. Da ultimo un ringraziamento anche alla Croce Rossa per le cure prestate e l'assistenza fornita in modo tempestivo al tifoso ferito".

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