Coronavirus, a marzo potrebbero riaprire palestre e piscine: le regole

Piscine e palestre potrebbero riaprire.

Il Ministero dello sport ha redatto le nuove regole, approvate dal Comitato tecnico scientifico, per la riapertura degli impianti sportivi a partire dal 5 marzo. Saranno però il prossimo Dpcm a confermare a meno l'apertura.

Le nuove regole in zona gialla e arancione

Secondo il nuovo documento piscine e palestre riapriranno anche in zona arancione, dove saranno consentite "le attività sportive di base individuali, anche acquatiche, e le attività sportive dilettantistiche non di squadra o di contatto; sono inoltre consentiti gli allenamenti per le attività sportive di contatto e per gli sport di squadra esclusivamente se svolti in forma individuale, nel rispetto del distanziamento e del divieto di assembramento" si legge nel documento.

In zona gialla "sono consentiti gli allenamenti per gli sport da contatto e di squadra dilettantistico e di base". In zona rossa invece gli impianti rimarranno quasi certamente chiusi, ma sarà consentita l'attività sportiva individuale all'aperto e gli allenamenti per gli atleti che si preparano a gare di interesse nazionale. 

2 metri di distanza, 10 metri quadri in piscina

Per quanto riguarda le distanze fra gli atleti rimane la regola dei 2 metri durante l'attività sportiva: nelle piscine la distanza è stata portata a 10 metri quadri dal Cts, mentre il Ministero proponeva 7.

Chi non sta praticando sport, quindi operatori, allenatori e atleti che si stanno riposando, dovrà obbligatoriamente indossare la mascherina sempre. 

Niente docce e attrezzi igienizzati

Le docce a fine allenamento saranno vietate e gli indumenti personali dovranno essere riposti in zaini o borse personali e non lasciati negli spogliatoi. Tutti gli atrezzi e i materiali ad uso comune, dai pesi ai tappetini, dovranno essere igienizzati dopo ogni utilizzo. 

Palestre e piscine dovranno essere dotati di dispencer di gel igienizzante.