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Giovedì, 18 Aprile 2024
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"Lo sport nella rete", laboratori contro la discriminazione

L'appuntamento a Novara è per il 4 novembre

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di NovaraToday

Laboratori per prevenire e contrastare la discriminazione nell'ambito sportivo. Lo prevede il progetto “Lo sport nella Rete”, presentato mercoledì 13 settembre, nella sala stampa della Regione Piemonte, dagli assessori regionali all'Immigrazione e Pari Opportunità, Monica Cerutti, e allo Sport, Giovanni Maria Ferraris.

Il progetto prevede l'avvio di laboratori sulla prevenzione e il contrasto delle discriminazioni, rivolti alle società, a tecnici, dirigenti sportivi, educatori, insegnanti di scienze motorie e alle pubbliche amministrazioni piemontesi, in particolare ai Comuni, con competenza in materia di sport. I laboratori, della durata di 8 ore ciascuno, sono proposti in 19 sedi dislocate su tutto il territorio regionale, nel periodo settembre-dicembre 2017, e sono realizzati da Uisp Torino, con la supervisione della Regione e di Ires Piemonte.

È possibile iscriversi fino a 5 giorni prima della data di ciascun laboratorio, presso i seguenti recapiti: torino@uisp.it; tel. 011/677115.  A Novara l'appuntamento è per sabato 4 novembre, in via Ugo Porzio Giovanola, nella Sala Soci Coop, dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18.

"L'iniziativa - ha spiegato l'assessore Cerutti - si inserisce nell'ambito del più ampio progetto Fami 'Piemonte contro le discriminazioni', di cui la Regione Piemonte è capofila e che ha come obiettivo generale la promozione della parità di trattamento e la prevenzione delle discriminazioni razziali. Questo progetto rientra nel quadro più generale di attività di promozione dei diritti e lotta alle discriminazioni, portate avanti dalla Regione, in collaborazione con soggetti pubblici e privati, per dare attuazione alla Legge Regionale 5/2016, che combatte ogni forma discriminazione".

Ha aggiunto l’assessore Ferraris: "Il coinvolgimento del mondo sportivo, con la sua capillare presenza sul territorio regionale è essenziale nei processi di prevenzione e lotta contro le discriminazioni, in particolare per le fasce giovanili della popolazione. Lo sport deve diventare sempre più uno strumento di inclusione delle persone e aiutare a superare ogni barriera". 

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