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VIDEO | “Lampi di calore” o “tempesta di fulmini”: cos’erano i bagliori che si vedevano ieri nel cielo di Novara

Tanti novaresi sono rimasti a guardare il cielo nella serata di giovedì 30 giugno: in direzione nord e ovest infatti si vedevano moltissimi bagliori che hanno rischiarato il buio per oltre due ore. C'è chi ha definito il fenomeno come “lampi di calore” o “tempesta di fulmini”, ma in realtà non era nessuna delle due cose: si è trattato semplicemente di un grosso temporale il lontananza.

“Non sono lampi di calore, come si usa dire, ma veri e propri lampi di un temporale – spiega a NovaraToday il meteorologo di 3B Meteo Daniele Berlusconi -. Quello che si è visto da Novara, ma anche da buona parte del Piemonte e della Lombardia, è un fronte temporalesco molto ampio che ieri si è spostato dal torinese al biellese, per poi arrivare sul Vco. La distanza di oltre 100 chilometri ha fatto sì che si vedessero bagliori diffusi, ma che non si sentisse il suono dei tuoni: l’onda sonora infatti non si propaga così lontano, mente la luce viaggia molto più velocemente”.

“I cosiddetti “lampi di calore” esistono – prosegue il meteorologo – e sono dei veri e propri fulmini a ciel sereno, ma non era il caso di ieri. Il forte temporale, che in alcune zone ha provocato oltre 100 millimetri di pioggia in poco tempo, aveva una frequenza di 1 o 2 fulmini ogni secondo, creando quindi l’effetto che si è potuto notare dal novarese”.

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