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Omegna, bimbo di 4 anni ingoia una moneta: "Al pronto soccorso volevano farlo mangiare"

La madre non si è fidata e si è recata nell'ospedale di Verbania, da dove il piccolo è stato trasferito a Novara e la moneta è stata rimossa in anestesia totale

Un bambino di 4 anni di Feriolo ha ingoiato una moneta ed è finito in ospedale.

La storia però è finita sui social, e poi sulla cronaca nazionale, per il racconto della madre, che ha detto che il bimbo avrebbe rischiato seri problemi per non essere stato curato adeguatamente. 

L'incidente e la monetina ingoiata

Come ricostruito dal Corriere della Sera, l'incidente si sarebbe verificato nella casa della famiglia nella frazione di Baveno, dove la donna abita con il marito e tre figli. Il più piccolo, di 4 anni, ha ingoiato per sbaglio una monetina di da 2 centesimi: "Me ne sono accorta subito - ha raccontato la donna -. Ho chiamato mio marito e ho deciso di andare al pronto soccorso di Omegna perché avremmo fatto prima ad andare lì, piuttosto che raggiungere Verbania". Ma arrivati in ospedale, il bambino, descritto come "vigile" è stato visitato e poi sarebbe stato dimesso sotto consiglio di "farlo magiare". 

I grissini come rimedio

"Anzi un'infermiera mi ha dato dei grissini. Secondo lei il cibo avrebbe aiutato il transito della monetina, ferma nella parte alta dell'esofago. Non mi sono fidata e non l'ho fatto. Per fortuna direi, avrei potuto ucciderlo". Il piccolo, infatti, ha continuato a star male.

Il bambino infatti, una volta a casa, ha continuato a lamentarsi, non riusciva a chiudere la bocca e sbavava. Così i genitori hanno deciso di portarlo al pronto soccorso a Verbania. "Solo in quel momento abbiamo scoperto che da Omegna avevano chiamato Verbania per un consulto e gli avevano consigliato di fare una lastra - ha spiegato ancora la donna -. Cosa che non è stata fatta. Anche a Verbania non volevano, ma arrivati in pediatria l'hanno fatta subito".

Grazie alla lastra la famiglia è stata trasferita d'urgenza a Novara per permettere l'intervento di rimozione della monetina. "Ci hanno spiegato che poteva soffocare o anche lacerarsi l'esofago. Poi a Novara con un sondino introdotto dalla bocca in anestesia totale gli hanno asportato la monetina. Al risveglio stava bene e dopo sette ore di osservazione siamo tornati a casa. Sto pensando se denunciare tutto ai carabinieri. Per ora ho ricevuto le scuse del primario e della caposala. Se ci penso mio figlio ha rischiato di morire strozzato", ha concluso.

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