Controlli dei Nas in Val Formazza: sanzionati 4 locali in prossimità delle piste da sci

Quattro locali sanzionati dai Nas di Torino in Val Formazza. E' questo il bilancio dei controlli svolti nelle scorse settimane dai militari nel settore igienico-sanitario in aree interessate dalla presenza di impianti sciistici, alpino e di fondo, nelle province di Torino, Vercelli e Verbania.

Nel corso delle attività, che si sono concentrate nelle località dei comprensori della Via Lattea, dell’Alta Valsesia e della Val Formazza, sono state svolte 20 ispezioni, eseguite anche grazie al supporto delle Stazione dei carabinieri territorialmente competenti, riscontrando in 11 di queste situazioni di irregolarità igienico-sanitaria di tipo amministrativo o, nei casi più gravi, di tipo penale.

Per quanto riguarda i controlli effettuati in Formazza, sono 4 le strutture sanzionate dai Nas, di cui 3 penalmente e 1 amministrativamente (con la sola emissione di un provvedimento di diffida, senza sanzione pecuniaria).

I titolari dei bar/ristoranti sanzionati penalmente (7 in totale nelle 3 province controllate) sono stati quindi denunciati perchè ritenuti responsabili di detenzione di prodotti alimentari (preparati gastronomici, prodotti a base di carne, lattiero caseari e ortofrutticoli) destinati alla somministrazione alla clientela "sebbene da ritenersi in cattivo stato di conservazione - spiegano i Nas in una nota stampa - poiché sottoposti a congelazione arbitraria in assenza di idonea etichettatura attestante la tipologia, date di avvenuto congelamento, di scadenza e rintracciabilità. In alcuni casi, inoltre, è stata riscontrata l’omessa indicazione alla clientela dello stato di congelato all’origine di taluni alimenti presenti in menù; in un caso, infine, i militari sono dovuti intervenire sottoponendo a sequestro i prodotti alimentari stoccati in un deposito allestito all’esterno del locale, in assenza di qualsivoglia protezione dagli agenti atmosferici".

Sono state contestate inoltre violazioni amministrative "connesse all’errata etichettatura di alcuni alimenti, la mancata predisposizione del manuale di autocontrollo, la presenza di carenze igieniche sul piano della pulizia dei locali e l’omessa apposizione della cartellonistica indicante la capienza massima consentita al fine di garantire il corretto distanziamento interpersonale quale misura di contenimento per la diffusione del covid-19".

Complessivamente sono state comminate sanzioni per un ammontare di 7.400 euro.