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Sabato, 20 Aprile 2024
Verbano Cusio Ossola

L'appello da Verbania: "serve l’aiuto del Presidente Cirio per il livello del Lago Maggiore"

Se il lago fosse stato a 194.50 m s.l.m. come proposto alla Conferenza istituzionale dell’Autorità di Bacino del Po, avremmo avuto il lago più alto di un metro e 14 centimetri rispetto all'esondazione attuale

"Dopo il terribile nubifragio di venerdì notte che ha messo in evidenza, ancora una volta, le fragilità del nostro territorio, tra i vari aspetti è emersa ancora una volta la problematica dei livelli del lago Maggiore". A scrivere è il sindaco di Verbania Silvia Marchionini.

"Il lago è salito di ben 2 metri e 31 centimetri in poche ore: dai 193.36 m s.l.m delle ore 8.00 di venerdì 2 ottobre ai 195.67 m s.l.m. delle 7.00 di oggi lunedì 5 ottobre.
Se venerdì scorso il livello del lago fosse stato a 194.50 m s.l.m. (1,50 in più sullo zero idrometrico) come più parti chiedono, oggi avremmo avuto il lago più alto di ben un metro e 14 centimetri rispetto all'esondazione attuale, con la conseguenza che le località rivierasche in Italia e Svizzera sarebbero invase dall’acqua, a partire dalle abitazioni e dalle attività commerciali affacciate sul lago, con ulteriori danni per decine di milioni di euro".

"Per questo chiediamo aiuto al Presidente Alberto Cirio (scriverò in queste ore una missiva ufficiale a lui diretta) affinché, con il suo peso istituzionale di Presidente della Regione Piemonte, intervenga per evitare che l’Autorità di Bacino del Po di cui fa parte (l’ente preposto a decidere in tal senso) prosegua nell’idea di alzare a 1,50 m. il livello del lago rispetto allo zero idrometrico. Oltre alle valutazioni in chiave turistica che abbiamo più volte sottolineato (il livello del lago alto sommerge le spiagge) queste ore ci segnalano drammaticamente come questa vicenda non debba portare a scelte sbagliate in futuro. Bisogna ragionare di più perché la prevenzione dalle esondazioni deve avere preminenza rispetto alla necessità di immagazzinare acqua nel lago (da sfruttare nell’agricoltura della pianura piemontese e lombarda in caso di persistenti siccità). Per quanto riguarda la sicurezza contro le piene, gli eventi autunnali come questo, ci ricordano che la problematica è concreta e i danni possono essere notevoli.
Segnalo anche la necessità di dotarsi di più moderne apparecchiature di lettura dei dati in tempo reale per poter prendere il più velocemente possibili decisioni in merito, a partire dal supporto dei radar meteorologici (quelli svizzeri hanno visto il verificarsi di tutte le loro previsioni oltre a vedere in tempo reale quanto stava piovendo e dove)".

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