Verbania, al via il 23 novembre la nuova stagione del Teatro Il Maggiore
Sul palco del teatro arrivano, tra gli altri, Aldo Cazzullo e Piero Pelù, Nicola Piovani, Maria Amelia Monti, Marina Massironi, Giuliana De Sio, Ale e Franz, Lillo e Greg, Franco Branciaroli e tanti altri
Il meglio della musica e della danza, della prosa, della comicità italiana, dei musical e un omaggio a Dante Alighieri: dopo il successo della stagione estiva da poco conclusa, il teatro Il Maggiore di Verbania è pronto ad accogliere la sua nuova stagione culturale.
"Da sempre il teatro è una delle manifestazioni d’arte più essenziali per l’uomo e, in questo momento, lo è più che mai. Siamo ripartiti, stiamo ripartendo - ha commentato Rita Nobile, oresidente Fondazione Il Maggiore - ma non ci siamo mai fermati in realtà. Credo moltissimo in quello che porteremo avanti nei prossimi mesi e, per questa stagione, vorrei prendere come riferimento quella del 2019: una stagione ricca e piena, che sono convinta riusciremo a replicare. Anche quest’anno infatti avremo tanti spettacoli e tutti diversi tra di loro, con l’obiettivo di creare atmosfere di leggerezza, inteso come possibilità di evadere dai momenti drammatici in cui ci siamo trovati. Oltre alla sala interna abbiamo a nostra disposizione anche l’arena esterna, che ci consente di dare spazio a numerose forme d’arte, che hanno tutte un grande significato e un grande impatto per la persona. Per riprendere un concetto di cui abbiamo parlato il mese scorso durante Piacere Cultura, possiamo tranquillamente parlare di arte terapia, musico terapia, teatro terapia: il teatro non è solo una scatola di persone e personaggi, è un meccanismo complesso che consente alle persone di identificarsi per osmosi. Gli spettatori vivono con gli attori sul palco loro quello che succede in scena, vivendo e rivivendo quelle storie. Io per prima a teatro mi identifico con i personaggi e le loro storie".
"Quella che inizierà il 23 novembre è una stagione molto ricca e piena di sorprese - ha continuato Renata Rapetti, direttrice artistica del Maggiore - specialmente dedicate alla voglia che il pubblico ha di tornare a ritrovarsi. Ma non solo: sarà ricca di artisti importantissimi che hanno accettato subito di venire a portare il loro spettacolo a Verbania, anche con gioia, nonostante fossero in un momento delicato perché tutte le stagioni stanno partendo con grande ritardo. E questo è un segnale importantissimo: vuol dire che Il Maggiore sta diventando sempre più un punto di riferimento per lo spettacolo italiano, tra danza, musica e prosa, e per questo voglio davvero ringraziare il prezioso lavoro di Rita Nobile e del sindaco Silvia Marchionini. Possiamo riassumere dicendo che i temi della nuova stagione sono leggerezza, da non intendersi assolutamente come superficialità, ma come cultura, spensieratezza e voglia di stare insieme, per provare ad alleggerire il peso degli ultimi mesi; nuova drammaturgia e grandi nomi che vengono per la prima volta e altri che a Verbania ci tornano, incantati dal teatro e dalla città… ecco, anche questo è Verbania".
Inaugura la stagione, martedì 23 novembre (ore 21), "A riveder le stelle": Aldo Cazzullo conduce il pubblico alla scoperta di Dante, il poeta che inventò l’Italia. Un percorso attraverso la ricostruzione dell’esperienza del poeta nell’Inferno descritto nella Divina commedia. Gli incontri più noti, i personaggi grandiosi e maledetti, le incursioni nella storia e nell’attualità e un incredibile viaggio in Italia da nord a sud. Il fondamento della nostra identità nazionale. In scena ad accompagnarlo un ospite d’eccezione, il fiorentino Doc Piero Pelù.
Mercoledì 1° dicembre (ore 21) appuntamento con il pianoforte di Nicola Piovani in "La musica è pericolosa - concertato": il racconto al pubblico del senso di questi frastagliati percorsi che hanno portato Piovani a fiancheggiare il lavoro di De André, di Fellini, di Magni, di registi spagnoli, francesi, olandesi, per teatro, cinema, televisione, cantanti strumentisti, alternando l’esecuzione di brani teatralmente inediti a nuove versioni di brani più noti, riarrangiati per l’occasione. I video di scena integrano il racconto con immagini di film, di spettacoli e, soprattutto, immagini che artisti come Luzzati e Manara hanno dedicato all’opera musicale di Piovani.
Si prosegue domenica 12 dicembre (ore 18) con la danza, con la Compagnia Egribiancodanza e lo spettacolo "Lo Schiaccianoci": apparentemente il balletto meno drammatico della trilogia di Ciajkovskij, in realtà è un percorso di crescita, di scelte e di distacco dal mondo dell’infanzia. In questa versione, a cura di Raphael Bianco, liberamente ispirata all’omonimo balletto, La Fata Confetto sarà il personaggio guida che conduce Clara e gli spettatori in una progressiva maturazione attraverso la scelta di sorprese non sempre felici ma utili, dove i topi rappresentano l’anima nera, i fantasmi e le inquietudini di una giovane fanciulla ignara ancora di sé.
Domenica 19 dicembre (ore 21) è la volta di Maria Amelia Monti e Marina Massironi in "Il marito invisibile": una videochat fra due amiche cinquantenni, Fiamma e Lorella, che non si vedono da tempo. I saluti di rito, qualche chiacchiera, finché Lorella annuncia a sorpresa: mi sono sposata! La cosa sarebbe già straordinaria di per sé, vista la sua proverbiale sfortuna con gli uomini. Ma diventa ancora più incredibile quando lei rivela che il nuovo marito ha ... non proprio un difetto, una particolarità: è invisibile.
Giovedì 23 dicembre (ore 21) appuntamento con il gospel, tra musiche tradizionali e gospel contemporaneo. J. David Bratton, gigante della musica Gospel, produttore, autore, insegnante, dopo il successo ottenuto nelle passate tournées, in cui si è esibito in numerosi teatri, chiese ed auditorium ritorna in Italia con una formazione d’eccezione, e il Virginia Union Gospel Choir, che accoglie i migliori cantanti e musicisti del gospel americano provenienti dalla Virginia e New York, per un totale di 20 artisti.
Il primo appuntamento del 2022 è con "Giselle": martedì 4 gennaio (ore 21) il Russian Classical Ballet porta sul palco del Maggiore il balletto romantico in due atti musicato da Adolphe-Charles Adam, celebre compositore di opere liriche e per balletto, incanta ancora oggi l'immaginario collettivo fin dalla sua prima messa in scena nel 1841. Considerato come uno dei più grandi balletti classici mai rappresentati, l'amore nato daII'inganno riporta al più intimo coinvolgimento.
Segue, martedì 18 gennaio (ore 21), "Le signorine" con Isa Danieli e Giuliana De Sio: due sorelle zitelle, offese da una natura ingenerosa, trascorrono la propria esistenza in un continuo e scoppiettante scambio di accuse reciproche. È in una piccola storica merceria in un vicolo di Napoli, oramai circondata da empori cinesi e fast food mediorientali, che Addolorata e Rosaria passano gran parte della loro giornata, per poi tornare nel loro modesto ma dignitoso appartamento poco lontano. Una vita scandita dalla monotona ma rassicurante ripetizione degli avvenimenti.
Chiude il mese il musical "Ghost", sabato 29 gennaio (ore 21): un’appassionante storia d’amore capace di far sognare ancora oggi tutti noi. Romanticismo, thriller e commedia per un Musical senza tempo che ci commuove sulle note della bellissima colonna sonora dove non poteva mancare l’indimenticabile brano "Unchained Melody" dei The Righteous Brothers.
Sabato 5 febbraio la danza fa il suo ritorno sul palco del Maggiore con la MM Contemporary Dance Company e lo spettacolo "Gershwin Suite/Schubert Frames": nella prima parte, un collage di celeberrimi brani di Schubert, estratti da veri e propri capolavori di infinita bellezza, fa da colonna sonora a questo lavoro dedicato alle molte anime dell’uomo contemporaneo. La seconda parte, invece, nasce partendo dai migliori brani di George Gershwin (1898-1937), musicista tra i più rappresentativi del Novecento, e dalle suggestioni provenienti dalle opere pittoriche di un altro grande artista americano del ‘900, Edward Hopper (1882-1967).
Segue, giovedì 10 febbraio (ore 21), "Il delitto di via dell'Orsina (l'affaire de la rue De Lourcine)" con Massimo Dapporto, Antonello Fassari, Susanna Marcomeni, Andrea Soffiantini, Francesco Brandi: un uomo si sveglia e si ritrova uno sconosciuto nel letto, entrambi hanno una gran sete, le mani sporche e le tasche piene di carbone ma non sanno perché, non ricordano niente della notte precedente. Lentamente tentano di ricostruire quanto accaduto, ma l’unica cosa di cui sono certi è di essere stati entrambi ad una festa di ex allievi del liceo. Di quello che è accaduto quando hanno lasciato il raduno non sanno niente.
Venerdì 18 febbraio (ore 21) appuntamento con "Party Girl" (spettacolo rinviato al 10 giugno): un’indagine sul concetto di corpo femminile come oggetto del desiderio individuando l’essenza stessa del desiderio nella figura della prostituta. A partire da posture e movimenti capaci di innescare il desiderio nell’immaginario collettivo, le tre danzatrici costruiscono una danza minimale, un alfabeto stilizzato, rallentato, sospeso. La componente sensuale ed erotica viene completamente annullata da un corpo che man mano perde vita, si fa oggetto, manichino.
Martedì 1° marzo (ore 21) si vola nell’Inghilterra del 1942 grazie a "Servo di scena" con Geppy Gleijeses, Maurizio Micheli, Lucia PoliI: un gruppo di attori di una compagnia di giro si prodiga a tenere alto il morale degli inglesi e porta nei teatri il repertorio di Shakespeare. Sir Ronald, capo comico della compagnia, ormai sul viale del tramonto ma capriccioso, dispotico e vanitoso, continua a recitare perché è la sua unica ragione di vita. Insieme a lui il suo “servo di scena”, Norman, che in realtà gli fa da segretario, consigliere, suggeritore, amico e molto altro. Considerata una delle commedie più importanti del Novecento, racconta la giornata “finale” di un attore, è un grande inno all’amore per il teatro, all’illusione che l’arte possa sconfiggere le forze oscure della guerra… oggi come ieri.
Lunedì 14 marzo (ore 21) appuntamento con Ale e Franz e lo spettacolo "Comincium".
Martedì 22 marzo (ore 21) sarà dedicato al dramma di Luigi Pirandello "Enrico IV" con Sebastiano Lo Monaco. La produzione, per la regia di Yannis Kokkos, coniuga e mette a disposizione dello spettatore lo sguardo di uno dei maggiori autori del ‘900 filtrato dalla cultura e dall’esperienza di uno dei più incisivi e stimati registi viventi. Lo spettatore viene accolto, quasi a sua insaputa, all’interno di una seduta psicoanalitica dalla quale uscirà, a fine spettacolo, con molti e rilevanti quesiti sul suo vissuto.
Ultimo appuntamento del mese, martedì 29 marzo (ore 21), è con Lillo e Greg e il nuovo sfavillante "varietà" "Gagmen Upgrade", con cavalli di battaglia, questa volta tratti non soltanto dal loro repertorio teatrale ma anche da quello televisivo e radiofonico: l'umorismo colto e sagace della storica coppia comica torna sul palco, più forte che mai, con pillole esilaranti di risate concentrate. Una lettura della realtà colta e intramontabile che non teme confronti stilistici o temporali grazie al suo stretto legame con le attitudini umane più viscerali e per questo immutabili e sempre attuali. (Evento rinviato al 30 aprile).
Segue, sabato 23 aprile (ore 21), "Pour un oui ou pour un non" con Umberto Orsini e Franco Branciaroli: la commedia di Nathalie Sarraute, una delle più importanti scrittrici francesi della seconda metà del novecento e che ha occupato un posto importante nell’alchimia tra teatro dell’assurdo e teatro del quotidiano, mette al centro della scena la forza delle parole in una ragnatela di incomparabile abilità. Due amici che si ritrovano dopo un non motivato distacco si interrogano sulle ragioni della loro separazione e scoprono che sono stati i silenzi tra le parole dette e soprattutto le ambiguità delle “intonazioni” a deformare la loro comunicazione aprendola a significati multipli e variati.
Chiude la stagione, sabato 14 maggio, la danza, con la Compagnia Egribiancodanza e lo spettacolo in anteprima nazionale "Einstein - The Dark Matter": è la terza tappa di "Ergo Sum", un progetto triennale dedicato a grandi pensatori della nostra civiltà (Montaigne, Leonardo ed ora Einstein) che in qualche modo hanno esplorato il concetto di esistenza. Uno spettacolo multimediale e dalla forte componente tecnologica dove, grazie a appositi sensori; il suono viene generato dai movimenti dei danzatori e rielaborato in tempo reale dal sound designer Andrea Giomi.