Inaugurato a Mergozzo il nuovo Museo del marmo rosa e del granito
Sabato 21 ottobre taglio del nastro anche per il Visitor centre delle cave di Ornavasso
Sono stati inaugurati ieri, sabato 21 ottobre, il nuovo Museo del marmo rosa e del granito di Mergozzo e il nuovo Visitor centre delle cave di Ornavasso, due strutture realizzate grazie ai fondi del progetto Interreg I-Ch "MuLM - il Museo più Lungo del Mondo" e inaugurate dal Consorzio di Bonifica Est Ticino Villoresi, capofila di progetto, con la collaborazione dei partner Parco Nazionale della Val Grande e Cave di Ornavasso e la partecipazione speciale della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.
Il Museo del marmo rosa e del granito, allestito dal Parco Nazionale della Val Grande, rappresenta uno spazio pensato per custodire e diffondere la conoscenza di questi pregiati materiali, della loro lavorazione e del viaggio - tema, appunto, delle sale espositive - che queste pietre hanno compiuto e tuttora compiono verso Milano e le altre destinazioni nel mondo. Come sede del museo è stato scelto l'ex asilo di Albo, frazione di Mergozzo, il quale, attraverso i fondi concessi dal programma Interreg e del Comune, è stato ristrutturato e allestito nel corso degli ultimi tre anni. Nel corso del 2023 sono stati quindi eseguiti i lavori di ristrutturazione, che, una volta conclusi, hanno permesso di procedere con l'allestimento degli spazi: nelle stanze del museo il visitatore può così seguire il viaggio del marmo e del granito sia in accezione fisica, dalla celebre Cava Madre di Candoglia lungo la via d'acqua che conduce a Milano, che trasformativa, attraverso le differenti lavorazioni che lo hanno reso tanto desiderato nel mondo.
Il Visitor centre di Ornavasso, realizzato dal partner Le Rogge all'ingresso della cava, è una struttura adibita a ricevere il pubblico in un ambiente caldo, accogliente e fruibile da tutti preparandolo per l'esperienza di visita all'interno della montagna. Il progetto è stato sviluppato e diretto dall'architetto Riccardo Monte, di Ornavasso, che ha scelto di utilizzare il calcestruzzo bocciardato accostandolo a elementi in legno di larice e blocchi in pietra della cava per ottenere un giusto contrasto tra la nuova costruzione e i materiali tradizionali del luogo. La realizzazione è stata affidata a diverse imprese artigiane del territorio. L'edificio, che funge anche da sala per le installazioni di servizio alle gallerie, è pensato per un ampio uso didattico e formativo come, ad esempio gli stage di lavorazione manuale del marmo per adulti e ragazzi offerti grazie
alle attrezzature specifiche anch'esse pensate e predisposte nell’ambito del progetto.