Baveno, riqualificazione dello scivolo di alaggio e sosta di imbarcazioni al lungolago di Feriolo
L'intervento
E’ stato approvato nei giorni scorsi, dalla giunta Comunale di Baveno, un progetto per la messa in sicurezza e la riqualificazione dello scivolo spondale, adibito ad alaggio e sosta di imbarcazioni, presso il lungolago di Feriolo.
"Il progetto - sottolinea il sindaco di Baveno Alessandro Monti - interviene per la messa in sicurezza e la riqualificazione di un tratto di scivolo spondale di circa 90 metri adibito ad alaggio e sosta di imbarcazioni, attraverso un finanziamento, con fondi statali, per cinquantamila euro, il tutto per salvaguardare il manufatto con opere di presidio a lago in grado di contrastare l'evidente ammaloramento, dovuto al parziale scalzamento del terreno di fondazione sollecitato dal moto ondoso".
Il lungolago risulta caratterizzato da interventi susseguitisi nel tempo, ove aree a scivolo di difesa spondale e alaggio per piccole imbarcazioni, pavimentate con lastre di granito rosa locale, come quella del presente intervento, si alternano ad aree piane delimitate da robuste difese murarie in pietra a vista, ed a zone con presenza di pontili galleggianti al servizio della navigazione da diporto.
Lo scivolo oggetto di intervento è costituito da una mantellata piana di lastre di pietra cementata, che costituisce un piano inclinato di pendenza pari al 18-20% e si prevedono opere di protezione e conseguente salvaguardia dell'intero manufatto dello scivolo spondale preesistente, mediante realizzazione di trave-cordolo in cls. armato. Il nuovo manufatto verrà posto ad una quota prossima a quella del livello medio delle acque del lago Maggiore, con bordo a vista smussato, parete verticale a lago interrata, e solidale a palancolato metallico sottostante, totalmente immerso nel terreno e privo di parti a vista, posto a presidio di fenomeni di scalzamento ad opera dell'azione del moto ondoso.
I lavori prevedono inoltre anche una modesta riprofilatura della spiaggia attualmente soggetta a modesti fenomeni erosivi. I lavori partiranno a fine estate e in tutti i casi gli scavi non interesseranno quote inferiori a quella di imposta della nuova trave (m 193,45 slm), e dovranno obbligatoriamente essere condotti solo ed esclusivamente in assenza di acqua e pertanto con livelli del lago inferiori alle rispettive quote interessate. L'opera ha lo scopo di salvaguardare l'integrità dell'intero manufatto a tergo, consentendo al contempo l'eliminazione delle attrezzature provvisionali di alaggio, con conseguente riordino generale ed eliminazione di elementi che, seppur di facile rimozione, risultano estranei al contesto generale.