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Case popolari, dalla Regione 2 milioni per aiutare le famiglie piemontesi a pagare

Le risorse sono destinate a 38 Comuni, tra cui anche Novara, Borgomanero, Trecate, Omegna, e Verbania

Quasi 2 milioni di euro per contrastare la morosità incolpevole destinati ai Comuni piemontesi più virtuosi, ovvero quelli che hanno meglio speso i fondi già messi a disposizione dalla Regione per i residenti delle case popolari che vorrebbero pagare canoni e bollette, ma che, complice l'aumento dei costi e la crisi economica, non ce la fanno ad arrivare a fine mese: i cosiddetti "morosi incolpevoli". 

Ad annunciarlo è l'assessora regionale alle Politiche per la Casa Chiara Caucino. In sostanza, le nuove risorse a disposizione derivano da economie che riguardano il Fondo Inquilini Morosi Incolpevoli e, in particolare, sul loro utilizzo nel 2014 e nel 2015. Risparmi, risorse non utilizzate, che ora vengono rimesse in campo e date proprio a quei Comuni che più di altri si sono distinti nel loro utilizzo, venendo incontro alle persone più fragili. 

La Regione, infatti, attraverso il fondo, destina le risorse ai Comuni ai quali spetta l'utilizzo. Alcuni hanno utilizzato tutti fondi a disposizione, alcuni soltanto in parte. Da qui il risparmio complessivo di 1 milione e 922mila euro che ora verranno ripartiti tra 38 Comuni piemontesi. Tra questi, ci sono anche 5 Comuni del novarese e del Vco: Novara, a cui sono stati assegnati 94mila euro, Borgomanero (13mila euro), Trecate (25mila euro), Omegna (6mila euro), e Verbania (36mila euro).

"Si tratta di un intervento che, al di là della somma, comunque importante, mi riempie di soddisfazione per due ragioni - ha commentato Caucino -. La prima perché dimostra che in Piemonte non si spreca un euro, premiando, allo stesso tempo, chi utilizza le risorse pubbliche nella maniera più corretta. La seconda, ancora più importante, è che attuiamo un intervento che fornisce un sostegno concreto a questi cittadini che si trovano in una situazione di estremo disagio, aggravato dall'incremento delle tariffe energetiche, dall'aumento del costo della vita, favorito dall'inflazione pregressa e dal rincaro dei beni di prima necessità, dovuto alla tempesta perfetta che si è scatenata negli ultimi anni: dalle due grandi crisi finanziarie all’emergenza della pandemia, fino ad arrivare alle recenti crisi belliche in Europa e in Medio Oriente".

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