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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca Arona

Decine di furti negli appartamenti e truffe agli anziani: banda di ladri sgominata dai carabinieri

Diciannove gli indagati, colpivano in varie località tra Piemonte e Lombardia

Rubavano nelle case di Piemonte e Lombardia, alcuni di loro sembra che siano autori di truffe ai danni di anziani. In totale sono 19 gli indagati, sono state emesse 10 misure cautelari, di cui 3 agli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico, 7 con l’obbligo di dimora, divieto di uscita notturna e relativa presentazione quotidiana alla polizia giudiziaria.

È questo il bilancio dell’operazione Ibiza svolta dai militari del Comando della Compagnia carabinieri di Arona con la collaborazione delle Stazioni carabinieri di Gozzano e Castelletto Sopra Ticino e di altri reparti territoriali del Piemonte, della Liguria e della Lombardia, partita con dei provvedimenti restrittivi da aprile e conclusa nella giornata di giovedì 26 ottobre, a seguito della decisione della Corte Suprema di Cassazione.

Gli indagati sono ritenuti responsabili di 20 furti in appartamenti, tra tentati e portati a termine, che hanno fruttato un bottino di circa 300mila euro in parte recuperato nel corso indagini. Gli elementi acquisiti dai carabinieri, anche attraverso precedenti indagini del Nucleo Investigativo di Novara, hanno consentito di raccogliere anche elementi che hanno collegato alcuni degli indagati a truffe ai danni di anziani.

Le misure restrittive, eseguite già a partire da aprile, fanno parte di una attività d’indagine, avviata nel dicembre 2022, a seguito di innumerevoli denunce di furti in abitazioni e truffe ai danni di anziani verificati in provincia di Novara.

L'indagine dei militari ha consentito di costruire un solido impianto accusatorio, accolto pienamente dall'autorità giudiziaria di Novara. Si tratta di elementi raccolti, attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, servizi di osservazione e pedinamento, che hanno consentito di disarticolare un sodalizio criminale, composto principalmente da soggetti di etnia sinti. I 19 indagati facevano parte di un'organizzazione stabile, dedita ad una serie indefinita di furti in abitazione, che venivano fatti di giorno in Piemonte e in Lombardia. Nel corso dell'indagine è stata ricostruita la modalità operativa dell’associazione, definendo i ruoli dei vari componenti e il modus operandi delle singole azioni predatorie. In particolari i militari hanno ricostruito il metodo per l’individuazione delle abitazioni da saccheggiare e gli spostamenti. Il gruppo si muoveva in Piemonte e in Lombardia a bordo di diverse auto, acquistate direttamente o talvolta intestate a prestanome o prese a noleggio, attraverso persone compiacenti. In alcuni casi si trattava di macchine, sui quali venivano applicate alla targa originale delle targhe clonate, mezzi molto potenti, modificate in modo da avere una maggiore potenza e velocitàin caso di fuga.

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