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Domenica, 28 Aprile 2024
Politica

La Provincia incontra i sindaci per discutere del futuro del territorio

L'incontro si è svolto ieri sera, giovedì 30 agosto, a Palazzo Natta. Tema centrale, la proposta di una Provincia di Quadrante, che riunisca gli Enti e le realtà di Novara, Verbani, Biella e Vercelli

Si è svolto ieri sera, giovedì 30 agosto, a Palazzo Natta l'incontro tra l'amministrazione provinciale di Novara e i sindaci del territorio.

Tema centrale, il riordino delle Province imposto dal Governo con la Spending Review. All’ordine del giorno, la proposta di accorpamento delle Province di Novara, Verbania, Biella e Vercelli, l’ipotesi del Quadrante del Piemonte Nord Orientale, ma anche un’analisi corale degli effetti del Decreto.

Proposta che più di una volta è stata caldeggiata dal presidente Diego Sozzani, come unica soluzione possibile e che durante la serata di ieri è stata descritta agli amministratori. Secondo i dati forniti dalla Provincia, il Quadrante, si ritroverebbe con una popolazione di quasi un milione di abitanti, divenendo così seconda "Provincia" del Piemonte, dopo la città metropolitana di Torino con i suoi due milioni di abitanti e davanti a Cuneo, e alla nuova, forse, Alessandria-Asti. Per superficie, numero di imprese e volumi di export il Quadrante si presenterebbe con forza nel rinnovato panorama piemontese.

"Altrettanto fondamentale - ha commentato il presidente Sozzano - il discorso delle competenze, molte delle quali saranno trasferite ai Comuni. Avendo trasformato le Province in enti di secondo grado, in quella che sarà la Provincia dei Sindaci una domanda mi sembra di assoluta priorità. Cosa accadrà ai bilanci della rinnovata Provincia e dei Comuni? Sia la Provincia, sia i Comuni stanno subendo tagli anche su fondi già assegnati e per far fronte a  tutto ciò credo davvero che l’unica soluzione sia la collaborazione tra enti locali. L’esperienza dei circondari, pensati in tempi non sospetti, in questo contesto potrà risultare preziosissima, così come il rapporto pubblico-privato per la realizzazione di opere pubbliche diventerà imprescindibile".

"C’è un ulteriore spunto fondamentale - ha aggiunto il vice presidente della Provincia Luca Bona - che è il tema del personale. Il prossimo Ente di area vasta, divenuto di secondo grado, non avrà autonomia finanziaria. Il personale sarà trasferito in carico ai Comuni, ma con quali risorse se è vero com’è vero che le Province stanno andando verso trasferimenti zero?"

In questo senso, entro il 3 ottobre il Consiglio delle autonomie locali trasmetterà le proposte alla Regione, che a sua volta ha tempo fino al 24 ottobre per inoltrarle allo Stato, che a sua volta deciderà come ridisegnare la geografia del Paese. Accanto alla proposta che la Provincia di Novara porterà al Cal, ci sarà un documento congiunto dei sindaci novaresi, espressione della forte preoccupazione emersa in sede di dibattito.

"Comprendiamo molto bene che stiamo andando sempre peggio - ha commentato il sindaco di Cerano Flavio Gatti - che all’origine di questo decreto ci sia grande qualunquismo e che i Comuni sono già in difficoltà nell’adempiere a quanto già di nostra competenza. C’è grandissima preoccupazione".

"Ci chiedono di assumere ulteriori competenze - ha aggiunto il primo cittadino di Casaleggio Valter Brustia - e non potremo che rispondere 'obbedisco', ma il problema verrà dopo. Senza ulteriori trasferimenti economici non sarà possibile gestire alcunché. I vincoli del Patto di Stabilità sono chiari. O interverrà la Regione o non ci sarà soluzione".

"Chi sta decidendo - ha sottolineato il sindaco di Romagnano Sesia Carlo Bacchetta - evidentemente non sa cosa fa un Comune, e cosa ci sia, per esempio, dietro l’apertura di una scuola. Se prendo la cartina geografica e immagino l’unione delle quattro province vedo un territorio meraviglioso libero da deleteri ritagli. Finalmente i nostri laghi meravigliosi non saranno più tagliati a pezzi".

"C’è grandissima preoccupazione - ha quindi dichiarato il primo cittadino di Borgomanero Anna Tinivella - in ordine ai tagli e al trasferimento delle  competenze, ben venga la proposta di un documento congiunto, che riunisca tutte le nostre perplessità e preoccupazioni".

A tirare le fila dell’incontro, l’assessore ai Rapporti coi Sindaci e ai Circondari Antonio Tenace: "Raccolgo l’istanza generale di un documento  congiunto e nei prossimi giorni predisporremo una bozza da sottoporre ai sindaci per approvazione ed eventuali integrazioni. Ci lasciamo con l’impegno reciproco di continui aggiornamenti per quella che sicuramente è una rivoluzione epocale nella storia degli enti pubblici".

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