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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Sporting Village, Libertas Nuoto: "Lo sviluppo insieme alle società novaresi"

Per la società sportiva l'evoluzione della struttura "deve ineludibilmente coinvolgere, in maniera attiva, anche le società novaresi da tempo impegnate nell'attività natatoria senza le quali la struttura continua a tutt'oggi a essere un impianto semivuoto"

Sulla possibilità della collaborazione di Domenico Fioravanti nella gestione dello Sporting Village, con l'amministrazione comunale, interviene la Libertas Nuoto Novara.

"Va bene l’eventuale coinvolgimento di Domenico Fioravanti, atleta che ha scritto pagine indelebili nella storia dello sport italiano, in un eventuale progetto di sviluppo dello Sporting che però deve ineludibilmente coinvolgere, in maniera attiva, anche le società novaresi da tempo impegnate nell’attività natatoria senza le quali la struttura continua a tutt’oggi a essere un impianto semivuoto e proseguirebbe ad esserlo anche in futuro".

La puntualizzazione arriva a chiare lettere da Renzo Bellomi, presidente della società sportiva: "Sulla stampa locale - ha spiegato Bellomi - sono di recente apparse notizie secondo le quali ci sarebbero già stati dei contatti tra Domenico Fioravanti, il Comune di Novara e la Cooperativa Auxilium in vista di un possibile coinvolgimento dello stesso Fioravanti in un progetto atto a favorire il pieno sviluppo dello Sporting. Sicuramente Fioravanti, che tra l’altro è nato e cresciuto proprio nella Libertas Novara in cui è rimasto tesserato fino alla conquista del primo titolo di Campione Europeo, è un nome di forte richiamo che potrebbe garantire allo Sporting un notevole apporto in termini di visibilità. Al di là di questo, è indispensabile che qualunque progetto inerente il futuro della struttura non prescinda dal propositivo apporto che sono in grado di fornire le società cittadine che attualmente fruiscono della piscina. Solo la Libertas Novara, ad esempio, può mettere a disposizione un patrimonio di 35 anni di storia scritta da più di 20mila tesserati. Le nostre competenze, così come quelle delle altre società, nel campo dell’attività natatoria non possono non essere prese in considerazione e andare disperse: sarebbe un delitto. E’ sotto l’occhio di tutti che, quando ci siamo spostati al 'Quisquash', la piscina dello Sporting si è drasticamente svuotata".

Ecco allora, la proposta di Bellomi: "Un tavolo a cui partecipino il Comune e le società del territorio. Queste ultime hanno il necessario 'know how', maturato in anni di comprovata attività, per poter offrire un fattivo contributo e fare in modo che lo Sporting possa venire sfruttato sempre meglio, fruendo pienamente di tutte le sue potenzialità e diventando finalmente la casa del nuoto novarese".

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