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Venerdì, 26 Aprile 2024
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Novara Calcio, striscioni e polemiche al Piola

La Questura risponde con una nota ufficiale agli striscioni negati ai tifosi di Cesena e Ternana

Il divieto di far entrare alcuni striscioni al Piola ha sollevato parecchie polemiche nelle scorse settimane.

Era successo lo scorso 30 marzo, quando i tifosi del Cesena in trasferta volevano entrare con uno striscione in ricordo di Daniele Magnani, 40 anni, mancato qualche giorno prima in un incidente sul lavoro che recitava: "Ciao Gagio, fratello di Bellaria per sempre nei nostri cuori!". Polemiche anche sullo striscione “Spik vive” dei tifosi della Ternana sabato 14 aprile. Sui social si è scatenato un putiferio, visto che qualche giorno prima uno striscione che ricordava lo scomparso allenatore Emiliano Mondonico era stato approvato. Il caso era addirittura stato portato all'attenzione del MInistero dell'Interno. 

"In merito allo striscione dei sostenitori del Cesena per la partita del 30 marzo - risponde la Questura alle polemiche - si sottolinea che esso non aveva alcuna attinenza con lo specifico evento sportivo. In particolare, sul punto si evidenzia che il Ministero dell’Interno, a mezzo di apposito organo tecnico, emana direttive uniformi da applicare su tutto il territorio nazionale, rappresentando che il materiale esposto all’interno degli stadi deve rispettare il requisito dell’attinenza con l’evento sportivo. Sul punto si fa presente che le tifoserie che vanno in trasferta hanno l’obbligo di presentare almeno 7 giorni prima della gara una richiesta formale alla Questura quando hanno intenzione di portare al seguito striscioni o bandiere. Successivamente, un apposito organo, il Gruppo Operativo per la Sicurezza (GOS), composto da rappresentanti della Questura, del Comune e dei Vigili del Fuoco ha il compito di esaminare tutte le richieste pervenute, concedendo o negando le autorizzazioni. La Questura di Novara, infatti, in sede di riunione preliminare, precedente all’incontro con il Cesena, non aveva autorizzato l’ingresso allo stadio dello striscione di cui sopra per le motivazioni illustrate, tenuto anche conto
che lo stesso si presentava completamente di carta e della lunghezza di oltre 20 metri e non rispettava dunque i requisiti previsti per la certificazione di sicurezza dalla vigente normativa".

"In secondo luogo - prosegue la Questura - si è parlato erroneamente di “discriminazione arbitraria” con riferimento al ricordo dell’allenatore Emiliano Mondonico ad opera della tifoseria novarese. Infatti, tale ricordo è stato il frutto di un’iniziativa organizzata a livello nazionale dalla Lega Calcio in tutti gli stadi italiani, nei quali si è commemorato l’allenatore scomparso con il minuto di silenzio e con altre iniziative connesse. Infine, in merito allo striscione portato sabato scorso dai tifosi della Ternana, “Spik vive”, si sottolinea che per lo stesso non era pervenuta alcuna richiesta alla Questura di Novara, e di conseguenza nessuna autorizzazione poteva essere rilasciata".

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