Confermata la condanna a morte al ricercatore novarese a processo in Iran
Ahmadreza Djalali è stato condannato dalla Corte Suprema di Teheran come spia israeliana
É stata confermata la condanna a morte per Ahmadreza Djalali, il ricercatore iraniano che ha lavorato anche a Novara e che da oltre un anno e mezzo è detenuto in un carcere di Teheran con l'accusa di essere una spia straniera.
Il medico, che ha collaborato con il Crimedim di Novara e con diverse università europee, ha sempre negato tutte le accuse, proclamandosi innocente: per lui si è mobilitata tutta la comunità scientifica e politica e gli appelli, tra cui quello di Amnesty International, non sono mancati. Proprio Amnesty ha reso noto che nella giornata di sabato 9 dicembre la Corte Suprema iraniana ha confermato la condanna alla pena di morte per Ahmadreza Djalali. Resta ancora un terzo grado di giudizio per ribaltare la sentenza.