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Fabio Volo a Novara riempie il Coccia e le strade della città

Il teatro è pieno, un centinaio le persone che sono dovute restare fuori. E su Twitter Volo commenta così la serata: "Non mi aspettavo tutto questo affetto... Grazie Novara eravamo 1500 persone... Quasi quasi mi candido"

Nessuno si aspettava un successo del genere, un record di presenze, fuori e dentro il teatro.

Ieri sera, martedì 12 novembre, Fabio Volo ha presentato il suo ultimo libro, "La strada verso casa", a Novara, in un Coccia gremitissimo, che ha fatto il "pienone", e in una città presa d'assalto dai fan dell'autore, arrivati in massa. Erano oltre mille i lettori di Volo ieri sera, molti dei quali sono dovuti restare fuori dal teatro, che ha potuto ospitarne solo 900.

L'evento, organizzato dalla Libreria Lazzarelli e il Teatro Coccia in collaborazione con il Comune, è stato un successo senza precedenti, tanto che Volo, a fine serata, ha commentato così su Twitter l'evento: "Non mi aspettavo tutto questo affetto... Grazie Novara eravamo 1500 persone... Quasi quasi mi candido. Notte".

Per riuscire ad entrare e ad accaparrarsi i primi posti molte persone sono arrivate davanti al teatro due o tre ore prima dell'inizio dell'incontro (ore 21, ndr). Chi è arrivato dopo, invece, si è dovuto mettere in coda: la fila, lunghissima, occupava quasi tutta via Rosselli, dall'ingresso del teatro deviando poi sotto ai portici in direzione di piazza Delle Erbe.

E' lo stesso Volo a ironizzare sulla quantità di persone presenti in sala: "Non per sminuirmi - dice - ma a Novara non avete proprio niente da fare il martedì sera?". Così, dopo aver ripreso il pubblico, si siede sul divano e comincia la sua chiacchierata con Novara, raccontando del libro ma soprattutto di sè.

Fabio Volo a Novara

"Questo - ha detto Volo - è un libro che parla di famiglia, e soprattutto dei ruoli familiari, che a volte di vengono cuciti addosso. La scelta più importante della mia vita è stata quella di sfuggire ad un destino già deciso. La mia è una famiglia normale, sobria, di quelle che alzano la sedia per non far rumore e non dar fastidio ai vicini sotto. A casa mia non ci hanno mai incoraggiato a leggere o a guarda film d'autore: mio padre leggeva ' Quattroruote' e mia mamma 'Grazia'. Quello che cerco di raccontare nei miei libri è l'espressione di quell'unicità che ognuno di noi ha, di quel talento che tutti possiamo tirare fuori. Quando una persona sostiene di non avere un talento vuol dire che è stato educato male, non che non ce l'ha".

Dopo la presentazione e la chiacchierata con il pubblico, la serata si è spostata alla Libreria Lazzarelli, dove Fabio Volo ha firmato oltre un migliaio di copie del suo ultimo libro. Dove la folla ha formato la stessa lunghissima coda creata qualche ora prima per entrare in teatro.

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