Giuseppe Culicchia a Novara
Appuntamento con i libri all’Opificio, il locale in Via Gnifetti, 45/a a Novara. In collaborazione con Libreria Lazzarelli sarà lo scrittore cult Giuseppe Culicchia, con l'attrice Federica Mafucci, protagonista dell'insolita lettura-spettacolo "Tutti giù per terra remixed", in scena venerdì 5 dicembre dalle 21.
Giuseppe Culicchia, lo scrittore torinese che esordì venti anni fa con il romanzo "Tutti giù per terra" (trasformato poi nel film di Davide Ferrario con Caterina Caselli e Valerio Mastrandrea) torna sui suoi passi, riscrive il suo capolavoro, e si accorge di essere sempre più per terra. Culicchia riscrive il libro manifesto di un'intera generazione attualizzandolo e dandogli anche un nuovo corpo: quello teatrale, con Federica Mafucci. Culicchia sovverte tutte le regole della classica presentazione libraria dando vita a un’”antipresentazione”: tra letture corroboranti e gag esilaranti, prende corpo un reading del tutto fuori dagli schemi.
Giuseppe Culicchia e Federica Mafucci hanno iniziato la loro collaborazione lo scorso anno in occasione del reading/spettacolo tratto dal libro "E così vorresti fare lo scrittore".
La formula d’ingresso è quella ormai nota a chi frequenta il locale di Via Gnifetti negli appuntamenti con il jazz: dalle 19 aperitivo e reading 10 euro; cena e reading 25 euro, ingresso libero per chi desidera solo assistere al reading alle 21.
IL LIBRO
Quando, nell'aprile del 1994, uscì per Garzanti la prima edizione di Tutti giù per terra, Giuseppe Culicchia aveva 28 anni e lavorava in una libreria torinese che oggi non esiste più, sostituita da un grande Apple Store. Tutti giù per terra era stato scritto prima a mano, poi su una Remington portatile, sull'onda dell'incoraggiamento di Pier Vittorio Tondelli. Il romanzo, che fu prima un sorprendente bestseller e poi un tenace longseller, raccontava le peripezie di quello che è stato definito "il primo precario della narrativa italiana". Walter, vero figlio degli "anni di plastica", rasato a zero, nato "troppo tardi per tutto", a cominciare dal Sessantotto e dal Settantasette, si ritrovava davanti un futuro privo di prospettive.
Vent'anni dopo, forte dell'amore che i lettori continuano a provare verso il suo personaggio, Culicchia compie un esperimento letterario che è una cartina al tornasole sul senso dei personaggi e delle persone in carne e ossa, della narrazione e della vita vera: racconta la storia di Walter ambientandola ai giorni nostri. L'esperimento riesce talmente bene da apparire inquietante: giro giro tondo, ed ecco che tutto torna eternamente simile a se stesso...
Con la sua penna ironica e affilata, dissacrante ma anche profondamente partecipe, Culicchia ci racconta i giovani di questi nostri anni con lo stesso spietato amore con cui narrava quelli di ieri, mostrandoci come lo scarto tra allora e oggi, per alcuni versi vertiginoso, sia per altri minimo. E forse il solo modo per uscire dall'impasse in cui ci ritroviamo, per combattere una crisi sempre più profonda, sta allora come oggi nel provare a strutturarla in una narrazione, senza smettere di cercare le parole per raccontarla, con la sua disperazione e la sua irriducibile speranza.
L'AUTORE
Giuseppe Culicchia ha pubblicato i primi racconti nell'antologia Papergang Under 25 III (1990) a cura di Pier Vittorio Tondelli. Oltre a Tutti giù per terra (1994, premio Montblanc e premio Grinzane Cavour Autore Esordiente), ha pubblicato con Garzanti Paso Doble (1995), Bla Bla Bla (1997), Ambarabà (2000), A spasso con Anselm (2001), Liberi tutti, quasi (2002), Il paese delle meraviglie (2004, premio Grinzane Cavour Francia) e Un'estate al mare (2007), tradotti in una decina di lingue. Da Laterza sono usciti il longseller Torino è casa mia (2005), Ecce Toro (2006) e E così vorresti fare lo scrittore (2013). Da Einaudi l'atto unico Ritorno a Torino dei Signori Tornio (2007). Da Feltrinelli Sicilia, o cara. Un viaggio sentimentale (2010) e Ba-dabum! (2013). Ha tradotto Mark Twain, F.X. Toole, Bret Easton Ellis e Francis Scott Fitzgerald. Per Mondadori sono usciti i romanzi Brucia la città (2009), Ameni inganni (2011) e Venere in metró (2012).