Novara, a Casa Bossi "I nuovi Corti del Coccia"
Dopo l’originale e apprezzata esperienza del 2021 con la prima Opera Zapping, arrivano nell’affascinante e suggestiva atmosfera di Casa Bossi "I nuovi Corti del Coccia - Opera Scomposta", un’opera da camera che in realtà ne contiene quattro, da martedì 26 a venerdì 29 luglio alle 21.
Tre micro opere compongono l’opera: arie, duetti e recitativi sono nelle mani di due giovani compositori Paola Magnanini, Giuseppe Guerrera, allievi del Maestro Marco Taralli nel Corso di Composizione dell’Accademia AMO, ed un veterano quale Claudio Scannavini. Le opere sono composte per le voci degli allievi di Paoletta Marrocu e Giovani Botta (docenti Accademia Amo) Xhengji Han, Davide Lando, Semen Basalaev, Yo Otahara, Miyoung Lee, Giuseppe Matteo Serreli, e per il piccolo ensemble; la regia è affidata ai giovani allievi di Deda Cristina Colonna (docente Accademia Amo), ovvero Enrica Rebaudo, Salvatore Sito e Erika Chilò.
Le tre micro opere vivono di vita propria, ma si intersecano tra di loro con un filo conduttore ironico e stralunato. La prima, Il Barile di Amontillado è tratto dal racconto omonimo di Edgar Allan Poe, le musica è di Giuseppe Guerrera, libretto di Emanuela Ersilia Abbadessa, regia di Enrica Rebaudo; dal noir si passa all’atmosfera farsesca di Paganini non ripete, tratto dal racconto di Achille Campanile, musica di Claudio Scannavini su libretto di Emanuela Ersilia Abbadessa con la regia di Salvatore Sito; e infine un racconto surreale Colla Pazza, tratta da Edgar Keret, musica di Paola Magnanini, drammaturgia e libretto di Stefano Valanzuolo con la regia di Erika Chilò, opera che nella sua versione virtuale è risultata finalista al Concorso Soi Fiorenza Cedolins 2022.
Le tre storie vengono cucite insieme da una drammaturgia ulteriore, ad opera della penna e della fantasia di Stefano Valanzuolo, e introdotte da un "custode" un po’ sopra le righe, l’attore e cantante Leonardo Pesucci, che giocherà tra le tre storie creando un ulteriore filo a chiusura del cerchio, La regia del testo di raccordo è ad opera collettiva dei tre giovani registi Enrica Rebaudo, Salvatore Sito e Erika Chilò. L’impianto scenico, che renderà lo spettatore attivo nel corso dell’opera, è firmato dall’estro e dalla creatività di Matteo Capobianco, già autore delle scene de I Corti del 2021.
Kyotaro Sawamura dirige il giovane Enseble Orchestrale: al violino Davide Agamennone, al violoncello Alice Mana, al clarinetto Andrea Pangiluppi, al pianoforte Lorenzo Tomasini.
La forza di questo format sta nella stretta collaborazione tra solidi professionisti del calibro di Stefano Valanzuolo o Emanuela Ersilia Abbadessa - che garantiscono un drammaturgia di altissima qualità - registi come Deda Colonna che assistono sul campo i giovani registi, e compositori quali Claudio Scannavini che assicura l’alto livello anche della parte musicale; il tutto condito con giovani talenti che vivono l’esperienza del palcoscenico e della musica nuova con spirito fresco e con uno sguardo di fiducia verso un futuro che non sempre offre garanzie di serenità e sicurezza a coloro che decidono di intraprendere la vita del palcoscenico.
I biglietti sono in vendita, al costo di 15 euro sul sito www.fondazioneteatrococcia.it e presso la biglietteria del teatro.