Pernate: in scena nel weekend l'associazione"L'aratro" con "Il settimo si riposò"
Una passione che si chiama teatro. È il filo rosso che unisce i componenti dell’associazione culturale “L’Aratro” di Trecate.
Saranno i protagonisti del prossimo appuntamento della rassegna del Teatro Sant’Andrea di Pernate che dà voce alle compagnie amatoriali del territorio: sabato 1° febbraio alle 21.15 in cartellone “Il settimo si riposò”, commedia brillante in due atti di Samy Fayad con la regia di Augusto Rampi; luci di Tommy Ragni. Saliranno sul palco Pasquale Letizia, Giovanna D'Agostino, Mauro Simonetti, Mauro Spampati, Elisa Bertaggia, Maurizio Zancan, Patrizia Di Prete, Antonio Nugnes, Giovanna Lopardo, Cinzia Moretto, Gabriele Pela e Eddy Tugnolo. Nel 1990 si costituisce in ambito oratoriano la compagnia trecatese che ancora oggi si ritrova all’Oratorio dove ha sede. Il nome richiama la volontà di “incidere” nel campo della cultura. «Uno spettacolo all’anno – spiega Augusto Rampi – questo l’impegno della compagnia che accoglie attori amatoriali, uniti da una grande passione per il teatro. Da “Miseria a nobiltà” a “Non è vero ma ci credo” Dalla “Locandiera” a Pirandello a De Filippo. Questo spettacolo, rappresentato a Trecate nei mesi scorsi, è una commedia di situazione, con momenti di comicità uniti a episodi e situazioni strane che poi evolvono verso un lieto fine. Una commedia alla napoletana, scappa un evaso, si rintana in una casa, “sequestrando” tutti i presenti… La compagnia riunisce persone che provengono da Trecate, Cerano e Novara, dai 40 ai 60 anni, ma non mancano i trentenni. Un gruppo nato in modo spontaneo, che all’inizio ha fatto parodie, portando anche in scena Dario Fo e il “Maestro e Margherita”. Oggi però dobbiamo andare incontro ai gusti del pubblico. Gli spettatori chiedono un teatro leggero, vogliono ridere. Un brutto segno questo. È vero che il teatro serve anche a far ridere ma non guasta riflettere, magari mettendoci pure un po’ di sentimento. I tempi ci impongono questo, con i teatri chiusi, pochi soldi e tante spese da sostenere. Speriamo in tempi migliori affinché si possa dare un’impronta più “culturale” alla nostra passione».
Che vuol dire recitare per voi? «Vuol dire esprimere qualcosa per se stessi e per gli altri. C’è il lato istrionico ma anche la volontà di comunicare. Ed è fantastico il clima che si crea tra gruppo, palco, pubblico, prove dopo prove, spettacolo dopo spettacolo. Attraverso amicizie, gelosie, rancori. Una grande scuola di vita». Quale sarà il prossimo appuntamento? «Vogliamo proporre qualcosa di nuovo, di particolare – conclude Rampi -, miscelando il new flamenco, più vivace e ritmato del flamenco che tutti conoscono, a poesie, video, musica e canzoni dal vivo. Insomma, uno spettacolo sons et lumières sui temi dell’amore e della passione».
Sabato l’associazione culturale “L’aratro” va in scena a Pernate: ingresso 10 euro intero; ridotto studenti a 4 euro; ridotto over 65 a 7 euro. Per le prenotazioni scrivere a prenotazioneinline@cinemapernate.it. Il cartellone è disponibile sul sito www.cinemapernate.it.