Stresa, a ottobre "Gente di lago e di fiume" torna sull'Isola dei Pescatori
Torna anche quest'anno l'appuntamento con "Gente di lago e di fiume", ma in un'edizione diversa: niente eventi gastronomici nel primo week end di ottobre, ma un invito a visitare l'Isola dei Pescatori e a degustare i sapori del territorio.
"Ci abbiamo provato, ci abbiamo sperato, abbiamo ipotizzato soluzioni alternative per mantenere il format di 'Gente di lago e di fiume' anche per l'edizione 2020, ma non è stato possibile - ha spiegato chef Marco Sacco, promotore e presidente dell’Associazione Gente di lago e di fiume - perché l’evento di inizio ottobre, il principale dell’Associazione, è un condensato di festa, incontro, amicizia, condivisione, grandi chef, contatto umano, alta cucina e street food. Proprio ciò che il buonsenso, prima ancora delle norme sanitarie, consigliano di non fare in questo momento".
Il tentativo di pensare a qualcosa di diverso rispetto a quel grande "congresso d’acqua dolce" che è il weekend sull’Isola Pescatori è stato ipotizzato e ha preso forma tra giugno e luglio, quando le condizioni della pandemia concedevano maggior ottimismo. A settembre il direttivo dell’associazione ha deciso che era meglio fermarsi un anno, almeno per l’evento così come è stato conosciuto: "Oggi quel che più conta, insieme alla tutela della salute, è evitare un secondo lockdown dopo quello primaverile che ha piegato l’economia e tutti devono impegnarsi per questo: il mondo è ripartito e così è stato anche per gastronomia e (in parte) comparto turistico in generale, ma questa linea di galleggiamento va assolutamente tutelata per garantire lavoro e prospettive di una vera ripartenza. Organizzare un grande evento, in spazi non troppo ampi, favorendo socialità e incontro, significava non rispettare questo principio".
Ma se domenica 4 e lunedì 5 ottobre non ci sarà la colorata e gustosa "invasione" dell’Isola dei Pescatori, non significa che il movimento "Gente di lago e di fiume" non rilancerà la sua filosofia.
L’invito del presidente Marco Sacco e di tutta la squadra è di vivere ugualmente l’isola: "Che ci sia il sole o che piova - è lo slogan - troviamoci sull’Isola e godiamoci in sicurezza la giornata nelle strutture ristorative e alberghiere". È stato proposto ai ristoranti partner di "Gente di lago e di fiume" di mettere nel menù del giorno un piatto dedicato all’evento che in carta sarà evidenziato con il logo di “Gente di lago”. La portata, chiaramente, sarà a base di pesce d’acqua dolce e rispetterà il pensiero di ecosostenibilità che è alla base dei progetti dell’associazione.
L’idea è piaciuta e tutti i ristoranti che avevano partecipato all’evento 2019 hanno aderito, ma non solo. È un grande valore aggiunto il messaggio arrivato da tanti chef amici di “Gente di lago e di fiume”: sono una trentina i ristoranti - in particolare di Vco e Novarese - che questa settimana metteranno in carta il "piatto Gente di lago". L’associazione, oltre a invitare il pubblico a prenotare un tavolo in questi ristoranti, domenica 4 ottobre sarà presente sull’Isola dei Pescatori con il presidente Marco Sacco, i membri del direttivo e tanti sostenitori, dove sarà allestito un maxi schermo su cui scorreranno le immagini della scorsa edizione e, a lato, una postazione con personale di "Gente di lago e di fiume" presenterà le attività sociali e raccoglierà adesioni al movimento.
L’attività sociale però non si limita all’appuntamento di inizio ottobre: la spinta alla ricerca, alla valorizzazione e alla didattica non si ferma. Nei prossimi mesi saranno organizzati incontri nelle scuole per raccontare la pesca, la cucina, l’economia d’acqua dolce; da gennaio saranno promossi eventi volti allo sviluppo della cultura del pesce di lago e di fiume e sta per partire un bando volto a favorire, con piccoli sostegni economici, la partenza di nuove iniziative indipendenti.
Già nel 2019 erano stati distribuiti contributi a sostegno di progetti che spaziavano dall’incubatoio di Solcio all’immissione ittica in torrenti del territorio a proposte culturali. "Gente di lago e di fiume c’è - sottolinea Marco Sacco - in un modo differente, ma con la solita voglia di fare e di trasmettere un pensiero, quello volto alla crescita di tutto ciò che ruota intorno all’acqua dolce".