Verbania, al via dal 9 ottobre "Piacere Cultura": 3 incontri ideati dallo storico dell'arte e museologo Maurizio Vanni
La museologia del presente si scrive a Verbania: nel mese di ottobre il Teatro Maggiore torna a ospitare "Piacere Cultura. Dalla crescita personale alla crescita economica", ciclo di appuntamenti aperti al pubblico nato su progetto di Maurizio Vanni, storico dell’arte e museologo, promosso da Fondazione Il Maggiore, Upo - Università del Piemonte Orientale, Regione Piemonte, Città di Verbania e Ars.Uni.Vco.
Sabato 9, 16 e 23 ottobre: tre giornate per stilare un nuovo vademecum per teatri e musei, chiamati a reinventarsi all’indomani della pandemia.
Ad aprire gli incontri sarà una tavola rotonda con gli esperti, mentre il pomeriggio sarà dedicato a workshop e laboratori pratici aperti a tutti, perché una delle più impellenti sfide che le Istituzioni culturali dovranno affrontare è quella di entrare nella vita quotidiana delle persone. E migliorarne la qualità.
Tra i relatori, selezionati dallo stesso Vanni insieme a Stefania Cerutti, Domenico Piraina, direttore del Palazzo Reale di Milano, Andrea Bruciati, direttore Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d'Este, Tivoli, Roberta Lombardi, giurista e professoressa ordinaria di Diritto Amministrativo all'Università del Piemonte Orientale, Marco Pustianaz, specialista di Teatro e Teoria Queer nonché professore associato di Teatro e Letteratura Inglese all'Università del Piemonte Orientale, Federica Rabai, direttrice artistica e conservatrice del Museo del Paesaggio di Verbania, Marta Carugati, specialista in Bio-Architettura, Enrico Marchi, psichiatra, psicoterapeuta, specialista in Arteterapia e Museoterapia, Gianfranco Marchesi, medico chirurgo, specialista in Neurologia, Neuroscienze e Neuroestetica, Alessandro Pingitore, dell'Istituto di Fisiologia Clinica del Cnr di Pisa.
Si comincia il 9 ottobre con l’incontro "La cultura è responsabilità sociale. Parola d’ordine: inclusione", che vedrà i relatori indagare la tematica della Museum Social Responsibility (Msr). Le istituzioni culturali non sono più solo luoghi, ma "Piattaforme del benessere esperenziale, in grado di proporre esperienze personalizzate e differenziate ai cittadini, per coinvolgerli nella condivisione del bene comune culturale e relazionale", spiega Vanni.
La sostenibilità ambientale sarà invece al centro dell’incontro "Musei, teatri e sostenibilità ambientale. Il cuore della vita", in programma sabato 16 ottobre. I musei, infatti, sono tra gli edifici con il più alto impatto ambientale. Ai progetti ecosostenibili, connessi all’utilizzo di materiali naturali e di materie prime certificate Fsc (Certificazione Internazionale per il Settore Forestale) o Pefc (Programme for Endorsement of Forest Certification Schemes), si uniscono i programmi per il risparmio e l’efficienza energetica. Temi che saranno affrontati anche attraverso laboratori e workshop a tutti i segmenti di pubblico, per trasmettere competenza ecologica e coscienza ambientale. "Un museo ecologico ed ecosostenibile migliora la qualità della vita di chi lo frequenta inviando un messaggio determinante alla società", aggiunge Vanni.
Chiude la rassegna, sabato 23 ottobre, "La cultura è salute&benessere. Arteterapia, museoterapia, teatroterapia, musicoterapia e mindful museum". Ben prima che la medicina moderna riconoscesse nelle attività culturali un'efficacia terapeutica, le società primitive usavano, in modo istintivo, "elementi artistici" per curare i loro malati. Il guaritore era una sorta di figura mitica che impersonava tre figure: quella del medico, del sacerdote e dell'artista. "Secondo uno studio svedese, pubblicato nel 2000, la frequentazione di musei e luoghi di cultura in genere può avere un effetto benefico sulla longevità; il che è come dire - conclude Vanni - che i musei allungano la vita".
La partecipazione alle tre giornate dà diritto a 2 Crediti Formativi Universitari. Info e iscrizioni qui.