rotate-mobile
Salute

Medicina dei disastri: al "Crimedim" di Novara due riconoscimenti internazionali

Il Centro di ricerca dell'Upo diretto dal prof. Francesco Della Corte premiato al Congresso Mondiale sulla medicina dei disastri in corso a Brisbane (Australia)

Il Crimedim - Centro di Ricerca dell'Università del Piemonte Orientale con sede a Novara è sempre più accreditato come realtà di eccellenza a livello mondiale nella Medicina dei disastri ed Assistenza umanitaria.

Il Centro nato nel 2007 e diretto dal professor Francesco Della Corte ha ricevuto due importanti riconoscimenti in occasione del Congresso Mondiale di Medicina dei Disastri che si è tenuto a Brisbane, in Australia, alla presenza di circa 2mila persone tra medici, ricercatori ed operatori umanitari provenienti da tutto il pianeta.

La Wadem - World Association for Disaster and Emergency Medicine, organizzatrice dell'evento, ha innanzitutto riconosciuto al direttore del Crimedim ed ai colleghi belgi Herman Delooz e Michel Debacker la spinta ideale ed ispiratrice nel campo della formazione sulla Medicina dei disastri con riferimento all'Emdm - European Master in Disaster Medicine che hanno avviato insieme nel 2000, un'esperienza pionieristica in Europa e nel mondo: "Ricevere questo premio è una grande soddisfazione - sottolinea il direttore del Crimedim, prof. Francesco Della Corte - Stiamo compiendo un percorso aperto verso il futuro. Il nostro progetto è partito 20 anni fa con l'idea di creare un corso in medicina dei disastri in un momento in cui non esisteva nessun percorso formativo in questa disciplina. Inizialmente l'obiettivo era un corso con una visione europea, ma presto ci siamo accorti che, in realtà, esisteva un bisogno generale a livello internazionale: così, ci siamo mossi in quella direzione".

Il prof. Della Corte ricorda: "Ad oggi, in 19 edizioni dell'Emdm abbiamo formato oltre 500 studenti provenienti da quasi 80 nazioni, contendo su un corpo docente di altissimo valore, composto da professori e ricercatori di università di prestigio internazionale. Questo riconoscimento, ricevuto da un'istituzione indipendente, sancisce per certo il valore e la qualità della nostra iniziativa. Ringrazio personalmente tutti i professori, gli studenti coinvolti ed anche l'Università del Piemonte Orientale, che ha creduto nel progetto e ci ha permesso di concretizzarlo".

L'altro riconoscimento è andato al Crimedim come istituzione per l’impegno profuso negli ultimi due anni in diversi Paesi e contesti nel campo dell’assistenza umanitaria e per i risultati ottenuti come centro accademico dedicato alla medicina dei disastri con pochissimi eguali al mondo. Ad essere invitato a presentare alla comunità scientifica internazionale le attività del Crimedim è stato il dottor Luca Ragazzoni, coordinatore scientifico del Centro accreditato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, volato in Australia proprio con il prof. Della Corte e con la responsabile della segreteria dottoressa Monica Linty: "Ha destato particolare interesse il progetto 'Teams' finanziato dalla Commissione Europea per sviluppare un curriculum formativo specifico per il personale sanitario (medici, infermieri, operatori logistici) attivo negli ospedali da campo nel contesto di missioni umanitarie - spiega il dottor Ragazzoni - Finora sono stati
formati un team tedesco ed uno turco. Prossimamente toccherà a diversi altri, in Italia ed all'estero. L'altro progetto presentato alla Wadem è il 'DisasterSism', svolto in collaborazione con il Sism - Segretariato Italiano Studenti in Medicina e con il corrispettivo organismo internazionale Imfsa - International Federation of Medical Students Associations. Dal 2008 offre agli studenti di medicina
italiani (finora più di 3mila) e stranieri (diverse migliaia) una formazione specifica importante ed unica a livello globale".

A Brisbane sono stati infine illustrati i risultati di una ricerca del Crimedim "relativa all'analisi delle risposte ospedaliere alle emergenze scaturite dal terremoto che ha devastato il Centro Italia nel 2016 - continua il dottor Luca Ragazzoni - Dallo studio svolto sul campo dal dottor Matteo Paganini in collaborazione con i colleghi delle Asl di Umbria, Marche e Lazio è emerso che i 4 ospedali presi in esame (Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto, L'Aquila e Rieti) hanno risposto in maniera efficace e pronta all'emergenza: un esito che evidenzia l'importanza strategica della formazione e della preparazione nel campo della medicina dei disastri".

In particolare, ricorda il dottor Ragazzoni, "quasi tutti i pazienti ricoverati con traumi e ferite in seguito ai crolli causati dal terremoto hanno avuto un 'outcome' positivo e sono stati trattati rapidamente, in 24 ore. Su 613 pazienti si sono registrati solo 2 decessi. E gli ospedali di Amatrice e Amandola, i più vicini all'epicentro del sisma e seriamente danneggiati, sono stati prontamente evacuati".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Medicina dei disastri: al "Crimedim" di Novara due riconoscimenti internazionali

NovaraToday è in caricamento