Coronavirus, la testimonianza di un novarese
La mia esperienza personale in merito che mai avrei immaginato di dover attraversare se pur consapevole dei rischi che si potevano correre in qualsiasi momento, si sono tradotti in realtà, conducendomi in questa atroce sofferenza nella quale per certi aspetti di intervento immediato e decisivo, perché non ti rimane molto tempo per farlo, di richiedere il soccorso sanitario del 118 perché le condizioni non ti danno altre scelte, salendo su quell’equipaggio ed affidandoti alle loro mani l’unica cosa che ti rimane è riporre tutto nella speranza, cercando di non pensare alla solitudine che nel percorso covid come sappiamo, sei isolato da tutto e da tutti, in quell’istante conosci solo l’inizio del tuo percorso, ma la fine rimane comunque una incognita. Per fortuna oggi la posso raccontare, è stato un percorso difficile ma grazie alla tempestività dei Sanitari tutti, la mia esperienza si è conclusa il 10 c.m. dopo 17 giorni con esito positivo: Dopo il primo ingresso in Pronto Soccorso a Novara, si sono susseguiti trasferimenti a Ospedale di Galliate, poi di nuovo al P.S. di Novara per evidenti complicanze respiratorie e successivo ricovero in terapia Sub Intensiva con ausili per la respirazione, Reparto Neuro Covid, di nuovo Ospedale di Galliate e successivamente Centro Riabilitativo di Veruno mia ultima tappa, dove ho raggiunto il traguardo della mia guarigione. Un grazie ai tanti Sanitari che ho incontrato in questo mio percorso, Medici, Infermieri, Operatori Socio Sanitari, che mi hanno assistito con professionalità e vicinanza facendomi sentire meno solo in questo viaggio. Ho apprezzato positivamente il servizio nei confronti dei familiari che quotidianamente venivano informati da personale addetto sull’evolversi delle condizioni e di tutte le notizie opportune in merito. Attraversato nella realtà questo guado mi sento solo di dire, che quando sei preso e proiettato in questo tunnel dove purtroppo la teoria si trasforma rapidamente in realtà, l’unica cosa che possiamo fare in concreto per prevenire è cercare di rispettare le regole di buon senso oramai ben note a tutti, per evitare di essere direttamente coinvolti e soprattutto di ridurre la saturazione delle strutture Sanitarie, che in questa esigenza sono chiamate a combattere in prima linea questa guerra infinita. Novara, li 11 febbraio 2021 Giuseppe Morrone