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Sequestrata in casa dal padre a Stresa: la chiamata al 112 del fidanzato che ha lanciato l'allarme

Dopo una settimana circa dall'arresto del 52enne di Stresa, cittadino originario del Bangladesh, che aveva sequestrato in casa la figlia di 20 anni perchè non accettava la sua relazione con un ragazzo di Milano, anche lui originario del Bangladesh, i carabinieri di Verbania hanno diffuso l'audio della chiamata arrivata al 112 proprio dal fidanzato della giovane, che ha dato il primo allarme denunciando la situazione.

Nella telefonata, infatti, il giovane ha raccontato ai militari dell'Arma che il padre della sua ragazza l'aveva chiusa in camera da tre giorni, senza permetterle di mangiare o di andare in bagno, se non accompagnata da lui, chiedendo loro aiuto per soccorrere la ragazza.

Dopo la segnalazione del giovane è quindi partita l'attività dei carabinieri di Stresa, che sono riusciti a risalire alla famiglia bengalese. Una volta arrivati presso l'abitazione della famiglia ed entrati in casa, hanno chiesto al 52enne dove si trovasse la figlia e l'uomo ha risposto che non si trovava in casa, poichè nel suo paese di origine insieme alla madre. La giovane, però, sentite le voci dei militari ha iniziato a bussare insistentemene alla porta della sua camera, chiusa a chiave dall'esterno. Ai militari la giovane avrebbe poi raccontato che il padre, scoperta la sua relazione con il ragazzo di Milano, da lui non approvato, l'aveva rinchiusa nella sua stanza da 5 giorni, picchiandola ripetutamente e privandola del cibo, eccetto l'acqua. Alla giovane era anche proibito andare in bagno, se non scortata dal padre.

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