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Salute Bicocca / Viale Piazza D'Armi

Nuovo ospedale di Novara, a rischio il progetto della Città della Salute

Il sistema di finanziamento pubblico-privato non è stato ancora approvato

I lavori per la Città della Salute e della Scienza di Novara sembravano dover cominciare nel corso del 2020. Ora però arriva un possibile stop alle modalità di finanziamento del partenariato pubblico-privato da parte del Ministero, che di fatto bloccherebbe i lavori.

Il progetto del nuovo ospedale

L'appello dell'ordine dei medici

"A quanto pare, dopo che pure sono intervenuti tre pareri positivi da parte del Nucleo di valutazione ministeriale, il problema di fondo è che al Ministro della salute non va bene che si adotti il sistema del partenariato pubblico-privato per la costruzione del nuovo ospedale – dice Federico D’Andrea, presidente dell’Ordine provinciale dei medici – Senza entrare nel merito, non possiamo non sottolineare come invece il PPP vada bene per la Città della salute di Torino e quindi non capiamo questa differenza di valutazioni rispetto a Novara, che tra l’altro costerebbe decisamente meno. A parte questo, scelgano i politici e i loro funzionari come procedere: l’Ordine, però, ha il compito di richiamare tutti alle loro responsabilità perché non sono accettabili un rinvio del ‘via libera’ alla Città della salute di Novara o addirittura la cancellazione del progetto. Novara e tutto il quadrante del Piemonte nord-orientale non possono più attendere".

Il finanziamento

Per il nuovo ospedale l’investimento previsto è di circa 320 milioni di euro, di cui 95 a carico dello Stato con fondi assegnati alla Regione, 5,2 milioni con fondi della Regione e 219 a carico di privati. L'idea era quella che, grazie al partenariato pubblico-privato, i tempi di realizzazione sarebbero stati più rapidi: ora però il via libera del Ministero a questa forma di finanziamento è stato rinviato.

Il progetto

La Città della Salute occuperà un'area totale di 172mila metri quadrati per un totale di 711 posti letto. Ci saranno quattro padiglioni a forma di "L", uniti fra di loro da un lungo corridoio con il tetto a vetro, che ospiteranno i reparti, con il pronto soccorso al piano seminterrato, il Cup al piano terra insieme gli ambulatori e gli spazi commerciali. Al primo piano ci saranno 18 sale operatorie e la terapia intensiva, mentre al secondo piano le camere per i degenti. Collegata si troverà una struttura ellittica, che ospiterà l'area di "cura della mamma e del bambino" con ambulatori ginecologici e day hospital pediatrico e ostetrico, per un totale di 48 letti. Due edifici separati invece per le attività di alta tecnologia, per le aree direzionali e le aule universitarie.

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