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Salute

Coronavirus, riprendono le attività ordinarie e di screening negli ospedali piemontesi

Indicazioni operative dal Dirmei e dall'Unità di crisi regionale alle aziende sanitarie dopo la sospensione temporanea

Le Aziende sanitarie regionali possono "procedere e consolidare il ripristino delle attività ordinarie programmate e di screening - istituzionali ed in regime di libera professione intramuraria - nel rispetto delle norme, delle linee guida e delle buone prassi di riferimento per la prevenzione della infezione da Covid-19".

Così la nota che il Dirmei e l'Unità di crisi regionale hanno inviato in queste ore alle direzioni generali delle Aziende sanitarie piemontesi.

Per il commissario dell'area sanitaria dell'Unità di crisi, dottor Emilpaolo Manno: "L'attuale situazione epidemiologica, con il calo dei contagi, la riduzione del tasso di occupazione dei posti letto ordinari, scesi sotto la soglia del 40%, e del tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva, seppur ancora superiore al livello di soglia, consentono ed in qualche modo impongono un graduale ritorno verso la normalità, anche in attesa di esaminare nel dettaglio i programmi predisposti dalle Aziende sanitarie".

La sospensione temporanea di esami e visite, tranne quelli per urgenze, patologie oncologiche e percorso nascita, era stata decisa dall'Unità di crisi della Regione Piemonte il 9 marzo scorso, a causa dell'aggravarsi della pandemia e della necessità di ulteriori misure per garantire sufficienti posti letto a disposizione dei pazienti covid.

"Con l'attuale situazione epidemica - osserva l’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi - è possibile tornare ad una graduale situazione di normalità negli ospedali, utilizzando via via tutti i reparti non più occupati da pazienti covid. Le Aziende sanitarie locali sono organizzate per provvedere al riordino delle attività ospedaliere ordinarie, in sicurezza e in rapporto alle necessità".

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